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308 storia d'italia

spegnere i semi della discordia, di gittare in terra le mura; non ostante che ne’ capitoli fatti con quegli di Terroana fusse stato proibito loro. Partí poi Cesare immediate dallo esercito, affermando che gli inghilesi, per la esperienza veduta di loro, erano poco periti della guerra e temerari. Da Terroana andò il re di Inghilterra a campo a Tornai, cittá fortissima e molto ricca, e affezionatissima per antica inclinazione alla corona di Francia; ma circondata dal paese dello arciduca, e però impossibile a essere soccorsa da’ franzesi mentre non erano superiori alla campagna. La quale deliberazione fu molto grata al re di Francia, perché temeva non andassino a percuotere nelle parti piú importanti del suo reame, cosa che lo metteva in molte difficoltá: perché, se bene avesse giá congregato esercito potente, trovandosi oltre a cinquecento lancie che aveva messe a guardia di San Quintino, dumila lancie ottocento cavalli leggieri albanesi diecimila fanti tedeschi mille svizzeri ottomila fanti del regno suo, era molto piú potente l’esercito inghilese; nel quale, concorrendovi ogni dí nuovi soldati, era publica fama trovarsi ottantamila combattenti. Però il re, non sperando molto di potere difendere Bologna e il resto del paese posto di lá dalla riviera di Somma, dove temeva che gli inghilesi non si volgessino, pensava alla difesa di Abbavilla e Amiens e [del]l’altre terre che sono in sulla Somma, e a resistere che non passassino quella riviera; e cosí andarsi temporeggiando, insino che la stagione fredda sopravenisse o che la diversione del re di Scozia, nella quale molto sperava, facesse qualche effetto: camminando in questo tempo l’esercito suo lungo la Somma, per non lasciare guadagnare il passo agli inimici. Credettesi che della deliberazione degli inghilesi, indegna certamente d’uomini militari e di sí grande esercito, fusse stata cagione o i conforti di Cesare, che sperasse che, pigliandosi, potesse o allora o con tempo pervenire in potestá del nipote, al quale si pretendeva che appartenesse, o perché temessino, andando ad altro luogo, della difficoltá delle vettovaglie, o che l’altre terre alle quali andassino non fussino soccorse dagli inimici. Fece la cittá di Tornai, non essendo provista di genti