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26 | storia d'italia |
i viniziani, molto desiderata dal pontefice: nelle quali cose benché occultissimamente procedesse non era possibile che del tutto si coprissino i pensieri suoi; onde essendo sorta in Sicilia la sua armata, destinata ad assaltare l’isola delle Gerbe (è questa appresso a’ latini la Sirte maggiore), faceva sospetto al re e metteva negli animi degli uomini, consci della astuzia sua, diverse dubitazioni.
VI
Ma cominciorono al re di Francia le molestie onde manco pensava, e in tempo che non pareva che alcuno movimento d’arme potesse essere preparato contro a sé. Perché il pontefice, procedendo con grandissimo secreto, trattava che in uno tempo medesimo fusse assaltata Genova per terra e per mare, e che nel ducato di Milano scendessino dodicimila svizzeri, che i viniziani unite tutte le forze loro si movessino per ricuperare le terre che si tenevano per Cesare, e che l’esercito suo entrasse nel territorio di Ferrara, con intenzione di farlo dipoi passare nel ducato di Milano se a’ svizzeri cominciassino a succedere le cose felicemente: sperando che Genova, assaltata all’improviso, avesse facilmente a fare mutazione, per la volontá di molti avversa allo imperio de’ franzesi e perché si solleverebbe la parte Fregosa, procedendosi sotto nome di fare doge Ottaviano, il padre e il zio del quale erano stati nella medesima degnitá; che i franzesi, spaventati per il movimento di Genova e assaltati da’ svizzeri, rivocherebbono nel ducato di Milano tutte le genti che aveano in aiuto di Cesare e del duca di Ferrara, onde i viniziani facilmente ricupererebbono Verona, e recuperatala procederebbono contro al ducato di Milano; il medesimo farebbono le genti sue, ottenuta facilmente, come sperava, Ferrara abbandonata dagli