Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. IV, 1929 – BEIC 1847812.djvu/297

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libro sestodecimo - cap. v 291
crederá mai che il mezzo di spegnerla sia la gratitudine, anzi il cercare sempre di esservi superiore: persuaderá a se medesimo che voi lo abbiate lasciato per le difficoltá del ritenerlo, non per bontá o per magnanimitá. Cosí è quasi sempre la natura di tutti gli uomini, cosí sempre quella de’ franzesi, da’ quali chi aspetta gravitá o magnanimitá aspetta ordine e regola nuova nelle cose umane. In luogo adunque di pace e di riordinare il mondo sorgeranno guerre maggiori e piú pericolose che le passate, perché la vostra riputazione sará minore e lo esercito vostro che aspetta il frutto debito di tanta vittoria, ingannato delle speranze sue, non ará piú la medesima virtú e vigore, né le cose vostre la medesima fortuna, la quale difficilmente sta con chi la ritiene non che con chi la scaccia. Né sará di altra sorte la bontá del papa e de’ viniziani; anzi, pentiti di avervi lasciato conseguire la passata vittoria, cercheranno di impedirvi le future, e la paura che hanno ora di voi gli sforzerá a fare ogni opera di non avere a ritornare in nuova paura; e, dove è in potestá vostra di tenere legato e attonito ognuno, voi medesimo con una dissoluta bontá sarete quello che gli farete sciolti e arditi. Non so quale sia la volontá di Dio, né credo la sappino gli altri; perché e’ si suole pure dire che i giudíci suoi sono occulti e profondi. Ma, se si può congetturare da quello che tanto chiaramente si dimostra, credo che sia favorevole alla vostra grandezza; non credo giá che abbondino tante sue grazie a fine che voi le dissipiate da voi medesimo ma per farvi superiore agli altri, cosí in effetto come siete in titolo e in ragione: però, perdere sí rara occasione che Dio vi manda non è altro che tentarlo, e farvi indegno della sua grazia. Ha sempre dimostrato l’esperienza, e lo dimostra la ragione, che mai succedino bene le cose che dependano da molti; però, chi crede con l’unione di molti príncipi spegnere gli eretici o domare gl’infedeli non so se misura bene la natura del mondo. Sono imprese che hanno bisogno di uno principe sí grande che dia la regola agli altri; senza questo, se ne tratterá e fará per l’innanzi con quello successo che se ne è trattato e fatto per l’addietro. Per questo