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Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. IV, 1929 – BEIC 1847812.djvu/355

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libro sestodecimo - cap. xv 349

Genova, di Asti, di Arazo e di Tornai, di Lilla e di Douai: restituisse ancora la terra e castello di Esdin, come membro della contea di Artois, con tutte le munizioni, artiglierie e mobili che vi erano quando ultimamente era stato preso; rinunziasse alla sovranitá di Fiandra e di Artois e di ogni altro luogo posseduto da Cesare: e da altra parte, cedesse Cesare a tutte le ragioni di qualunque luogo posseduto da’ franzesi, e specialmente di Perona, Mondiviere e Roia, e della contea di Bologna e di Pontieuri, e le terre di qua e di lá della riviera di Somma: fusse tra loro lega e confederazione perpetua a difesa degli stati, con obligazione di aiutare l’uno l’altro, quando fusse di bisogno, con cinquecento uomini d’arme e diecimila fanti: che Cesare promettesse madama Elionora sua sorella per moglie al re cristianissimo, della quale, subito che fusse ottenuta dal pontefice la dispensa, si facesse lo sposalizio con parole obligatorie di presente, e si conducesse in Francia per consumare il matrimonio, nel tempo medesimo che, secondo i capitoli, si avevano a liberare gli ostaggi; e la sua dote fusse scudi dugentomila con i donamenti convenienti, da pagarsi la metá tra sedici mesi l’altra metá di poi infra uno anno prossimo: che tra il Delfino e la figliuola del re di Portogallo, nata di madama Elionora, si facesse sposalizio come fussino in etá abile: facesse il re di Francia il possibile che il re antico di Navarra cedesse a Cesare le ragioni di quel reame, e non volendo cedere non potesse il re dargli aiuto alcuno: che il duca di Ghelleri e conte di Zulf e le terre principali di quegli stati promettessino, con sicurtá sufficiente, che dopo la morte sua si dessino a Cesare: che il re non desse aiuto al duca di Vertimberg né eziandio a Ruberto della Marcia; desse a Cesare, quando vorrá passare in Italia e infra due mesi che ne sará ricercato da lui, dodici galee quattro navi e quattro galeoni, proviste di tutto a spese sue eccetto che di uomini di guerra, che gli avessino a essere restituite infra tre mesi dal dí che s’imbarcasse: che in luogo delle genti di terra offertegli per Italia gli desse scudi dugentomila, la metá infra sedici mesi l’altra infra uno anno prossimo; e al tempo della