Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. V, 1929 – BEIC 1848561.djvu/323

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libro vigesimo - cap. vii 317

l’aiuto del langravio di Alsia e di altri príncipi, e aiutato con danari dal re di Francia, recuperò il ducato di Vertimbergh posseduto dal re de’ romani. E temendosi di maggiore incendio, convennono col re de’ romani contro alla volontá del re di Francia, il quale aveva sperato che Cesare per questo moto si implicasse in lunga e difficile guerra, o forse che con l’armi vittoriose passassino a turbare il ducato di Milano. Passò anche in questo tempo Barbarossa, diventato basciá e capitano generale dell’armata di Solimanno, allo acquisto del reame di Tunisi; ma nel cammino scorse i liti di Calavria e passò sopra a Gaeta; donde alcuni de’ suoi, posti in terra, saccheggiorono Fondi: con tanto timore della corte e de’ romani che si crede che se fussino andati innanzi sarebbe stata abbandonata quella cittá; non sapendo di questo accidente cosa alcuna il pontefice.

Il quale finalmente, non potendo piú resistere alla infermitá, si partí il vigesimo quinto dí di settembre della vita presente; lasciate in Castello Santo Angelo molte gioie e nella camera pontificale moltissimi offici ma, contro alla opinione universale, quantitá piccolissima di danari. Pontefice, esaltato di grado basso con ammirabile felicitá al pontificato, ma in quello provata fortuna molto varia; ma se si pesa l’una e l’altra, molto maggiore la sinistra che la prospera. Perché, quale felicitá si può comparare alla infelicitá della sua incarcerazione? all’avere veduto con sí grave eccidio il sacco di Roma? allo essere stato cagione di tanto esterminio della sua patria? Morí odioso alla corte, sospetto a’ príncipi, e con fama piú presto grave e odiosa che piacevole; essendo riputato avaro, di poca fede e alieno di natura da beneficare gli uomini. Però, benché nel suo pontificato creasse trentuno cardinali, non ne creò alcuno per sodisfazione di se medesimo, anzi sempre quasi necessitato, eccetto il cardinale de’ Medici; il quale, oppresso allora da pericolosa infermitá, e in tempo che morendo lasciava i suoi mendichi e destituti di ogni presidio, creò piú tosto stimolato da altri che per propria e spontanea elezione. E nondimeno nelle sue azioni molto grave molto