Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/259

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che mentre che e’ sedeva in magistrato, furono de’ signori e collegi alcuni de’ sua consorti Soderini; conciosiaché innanzi a lui non solo fussi proibito el trovarsi insieme de’ tre maggiori due di una casa medesima, ma ancora quando era de’ signori uno di una casa, da poi che era uscito avevono e’ sua consorti divieto uno anno a potere essere de’ signori, e sei mesi de’ collegi. Entrò con grandissima grazia e riputazione e con universale speranza della cittá che non solo a tempo suo le cose avessino a essere prospere, ma ancora s’avessi per opera sua a riformare ed introdurre un vivere si buono e santo, che la cittá n’avessi lungamente a godere, la quale si trovava in molte onde e pensieri.

Erasi quanto al governo di drento fatto uno principio buono, di avere creato uno gonfaloniere a vita; ma come a una nave non basta uno buono nocchiere se non sono bene ordinati gli altri instrumenti che la conducono, cosi non bastava al buono essere della cittá l’avere provisto di uno gonfaloniere a vita che facessi in questo corpo quasi io uficio di nocchiere, se non si ordinavano le altre parte che si richieggono a una republica che voglia conservarsi libera e fuggire gli estremi della tirannide e della licenzia. E come non può essere chiamato buono nocchiere in una nave quello che non provede a introdurre gli instrumenti di che sopra è detto necessari, cosi in questa cittá non poteva essere chiamato buono gonfaloniere a vita quello che non provedeva gli altri ordini necessari e riparava agli inconvenienti detti di sopra. Quanto alle cose di fuora, la cittá si trovava due piaghe proprie; una le cose di Pisa, le quali se non si posavano ed in forma che Pisa fussi nostra, non ci potevamo posare noi; l’altra e’ Medici, che benché paressino molto deboli e con pochi amici e senza parte nella cittá, nondimeno se bene da loro propri non pareva ci potessino offendere e perturbare, pure per la potenzia avuta nella cittá e nel contado nostro, erano uno instrumento col quale e’ potentati inimici nostri ci potevano piú facilmente bastonare. Aveva la cittá di poi qualche altro male piú accidentale e meno proprio; la inimicizia con