Pagina:Guida della montagna pistoiese 1878.djvu/39

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natura del suolo e suoi prodotti naturali 29


cano ancora le rocce metamorfiche. Non vi sono neppure terreni terziarii, ma solo dei depositi alluviali, e in alcuni luoghi dei depositi detritici, formati da grossissimi massi. I depositi alluviali non consistono solo nel terreno più o meno grosso da cui son coperti quei monti, ma ancora in cospicue masse di sabbia, terra e frantumi di macigno e di schisto. Tali sono i grandi depositi che ricuoprono i fianchi della valle della Volata pel movimento d’una porzione de’ quali si sprofondò il castello di Lizzano: tale è quello che sta sulla costa sassosa del monte imminente a San Mommè in val d’Ombrone, lo smottare d’una porzione del quale sotterrò in questi ultimi tempi una parte notevole del sottoposto piano: così quello che copre i ridossi di Mandromini di Boscolungo e altri. L’altra qualità di deposito alluviale, proprio all’interno dell’Appennino, è composto di pezzi grossissimi di macigno; o tuttora nudi, come quello di Macereti presso San Marcello; o interamente nascosti dalla terra, come quello che è di sopra a San Mommè, e quello di Granaglioni nel Bolognese. Nella valle della Limentra trovasi il cristallo di rocca entro le venature del macigno, e in quello adiacenze anco la silice cornea, la silice focaia, ed altre pietre quarzose.

Nelle sinuose e scoscese pendici della valle della Stella trovasi a frammenti un calcareo nero e bianco capace di bel pulimento, e di cui sembra che in passato si escavassero grandi blocchi, trovandosi posto in uso negli antichi lastrici di Pistoia. In val di