Vai al contenuto

Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/110

Da Wikisource.
92 I DINTORNI DI FIRENZE.

Camerata - Villa Cocchi. — Quest’antica villa posta lungo la Via della Piazzola, appartenne in origine ai Pini e nel 1427 era di Francesco di Ser Benozzo e di Tommaso di lui nipote. Questi nel 1480 cedette la sua parte in pagamento di debiti a Girolamo Gerini e l’altra metà comprarono i Gerini da Francesco di Ser Benozzo. I Gerini vendettero poco dopo il possesso a Rinaldo di Lionardo Tedaldi che lo rivendeva nel 1568 a Simone di Benedetto Quaratesi. Tre anni dopo, nel 1566 comprava la villa Giovanni Antonio di Romualdo Bencivenni Del Zazzera e alla di lui morte gli Ufficiali del Monte di Pietà la prendevano in compenso di crediti, rivendendola nel 1631 ad Alessandro di Pietro Scalandroni. Gli Scalandroni possedevano la villa anche ai primi del secolo scorso.

Il Moro in Camerata. - Villa Goff — Possesso fino da tempo antichissimo dello Spedale di S. Maria Nuova, fu comprata nel 1441 da Martino Dello Scarta che lo rivendeva nel 1466 a Francesco di Domenico Allegri, dal quale l'acquistava nel 1483 Amalia moglie di Mainardo Adimari. Zanobi di Giuliano Mori la comprava nel 1538 ed a questa famiglia della quale venne alla villa il nomignolo di Moro, restò fino a che non l’acquistava nel 1608 un Martino Spix. Questi la dette in dote alla figlia Anna moglie di Matteo di Giorgio Inderlam liutaio tedesco che nel 1620 la vendette ad Alessandro di Vitale de’ Medici, neofiti, quello stesso che spese cospicue somme per adornare alcune chiese come quella d’Ognissanti e quella di S. Domenico di Fiesole, dove eresse il portico col disegno del Nigetti. Passò in eredità a Cammilla di Antonio dei Medici moglie di Lorenzo Passerini e dai Passerini andava a Laura Bargellini vedova Bagnesi. A causa di certi vincoli che gravavano su questo possesso e che dettero ragione a varie liti, essa passò nei Micheli e negli Adimari e finalmente, nel 1727 lo comprava Francesco di Alessandro Capponi obbligandosi a sodisfare un’annua prestazione al Capitolo di S. Maria del Fiore. I Capponi la possedevano ancora a’ primi del decorso secolo. Modernamente fu dei Pinzauti che le dettero fantastiche decorazioni, poi Franzoni e Verity.