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BARRIERA DELLE CURE. 139

di urne cinerarie, di bronzi, di arnesi d’uso domestico e da lavoro, di armi, di cippi e stele e di marmi che servirono alla decorazione di molti de’ più sontuosi edifizj fiesolani. Vi sono inoltre alcuni vetri, delle iscrizioni e molti frammenti di statue e di ornamenti di marmo.

Si visita il Museo pagando un biglietto dell’importo di 50 centesimi col quale si può accedere anche agli Scavi, al teatro Romano, alle Terme ecc. Acquedotto fiesolano. — Di prospetto alla piazza della Cattedrale e di fianco alla Via Ferrucci, è la pubblica fonte, posta sotto ad una loggetta edificata nella prima metà del XIX secolo e dietro la fonte è un ampio serbatojo alimentato da un acquedotto che ha la sua origine sui poggi di Montereggi. Esso segue il percorso dell’antichissimo acquedotto romano che costituito di solido calcistruzzo provvedeva l'antica città di pure e fresche acque sorgive.


Fra il Palazzo Vescovile ed il Seminario si apre la Via di S. Francesco che conduce alla sommità del poggio dov’è la chiesa di questo nome e dove sorgeva in antico l’Acropoli o Rocca Fiesolana.

Subito a destra:

Oratorio di S. Jacopo Maggiore. — È la cappella del Palazzo Vescovile ed ha sulla porta lo stemma del vescovo Folchi. Fu restaurato e ridotto alla forma presente dai vescovi Cattani Da Diacceto e Altoviti. Sull’altare è una tavola rappresentante l’Incoronazione della Vergine, attribuita a Lorenzo di Bicci, ma che è forse del figlio di lui Bicci. Fu restaurata dal Prof. Antonio Marini.

Seguitando la strada, che sale rapidamente verso il poggio, è a mano destra il luogo dove sorgeva già la

Chiesa del S. Sepolcro. — Oggi è una casa colonica sulla facciata della quale è una porta di carattere del XIV secolo con lunetta archiacuta. La chiesetta era piccola ed aveva una cappella delle forme e delle proporzioni del sepolcro di Cristo a Gerusalemme. Soppressa varii secoli addietro, venne profanata e ridotta ad uso di abitazione. Nella stanza che fu già cappella si veggono i resti di un affresco trecentesco raffigurante la Crocifissione.