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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/174

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140 I DINTORNI DI FIRENZE.

La strada fa sosta ad un piccolo piano dove, sotto l’ombra di annosi cipressi, è un sedile di pietra fattovi collocare anni addietro da uno straniero, affinchè il viandante possa riposarsi e godere il panorama meraviglioso della pianura fiorentina, della città, dei colli e de’ monti che l’attorniano dal lato di mezzogiorno.

Chiesa di S. Alessandro. — ÈEoggi sede dell’Arciconfraternita della Misericordia di Fiesole. Fu in origine un tempio pagano e la tradizione, non suffragata certo da dati di fatto, lo dice riedificato da Teodorico Re dei Goti. Certo essa può considerarsi come la più antica basilica cristiana della nostra regione. Dapprima si disse S. Pietro in Gerusalemme, ma cambiò nome quando vi furono deposte le spoglie di S. Alessandro Vescovo di Fiesole.

Prima della costruzione della cattedrale, fu questa la chiesa principale di Fiesole e per lungo tempo vi si tenne il fonte battesimale. Capovolta nel 1580, fu restaurata dai fratelli neofiti Medici nel 1639; e nel 1784, essendo in cattivo stato, si deliberò di ridurla a cimitero, per cui barbaramente disfatto l’impiantito di fortissimo calcistruzzo che datava dall’epoca romana, e toltale la tettoia, venne privata di tutti gli oggetti del culto che vennero trasportati nella Cattedrale. Nel 1814 però, a spese della Diocesi e del Granduca, fu nuovamente ricoperta e restaurata dall’architetto Del Rosso. Le colonne che la dividono in tre navate, sono di caristo eubeico comunemente detto cipollino orientale. L’altar maggiore ha un’edicola con colonne di cipollino del 1582 e dei putti scolpiti da Simone Pellucci fiesolano. Anche modernamente sono stati eseguiti alla chiesa alcuni lavori di restauro e di adornamento.

Difaccia a S. Alessandro è

S. Cecilia, piccolo oratorio fondato da una confraternità, nel terreno allora appartenente al convento di S. Francesco. Sulla facciata è una ghirlanda scolpita in pietra da abile artista della fine del XV secolo.

Chiesa e Convento di S. Francesco. — Occupa la sommità del poggio dell’antica Rocca Fiesolana, fra le rovine della quale, alcune monache agostiniane edificarono nel 1225 un piccolo monastero, chiamandosi le romite di