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BARRIERA DEL PONTE ROSSO. | 167 |
L’antico spedale di S. Maria e di S. Gallo che era posto presso alla porta di questo nome e che venne distrutto in occasione dell’assedio, possedeva per concessione avutane dalla repubblica e per donazioni di privati, molte terre e case lungo il torrente Mugnone, nei popoli di S. Marco Vecchio e di S. Lorenzo. Cotesti beni passarono allo spedale di S. Maria degl’Innocenti, quando vennero riuniti sotto la sua amministrazione diversi altri spedali fra i quali quello di S. Gallo. La casa da signore cogli annessi terreni fu dallo spedale concessa a livello a diverse famiglie ed ai primi del XVI secolo troviamo infatti che essa è venduta a vita e con certi patti livellari a Ser Girolamo e Ser Gio. Battista Chamucci o Chanucci che probabilmente si chiamavano invece Gamucci. Sul portone della villa si vede tuttora Tarme o segno dello Spedale degl’innocenti.
S. Marco Vecchio. - Villa Spinelli. — La villa che corrisponde sulla strada colla sua elegante facciata di carattere della fine del XVII secolo, è annessa ad un grandioso mulino a vapore per la macinazione dei cereali. In questo luogo possedeva fin da tempo remoto terreni e case il Capitolo di S. Maria del Fiore; ma nei decimarj non si fa menzione che tardi della villa la quale era forse per uso ed esente da tasse o pure venne costruita in epoca più moderna. Il Capitolo concesse cotesti beni a livello a diverse famiglie.
Nel XVII secolo era degli Assirelli, dai quali i diritti livellari passarono per eredità nei Giglioli di Ferrara. Ora villa e terreni sono allivellati alla famiglia Spinelli.
Chiesa di S. Marco Vecchio. — Si chiamava in origine S. Marco al Mugnone per la vicinanza sua a questo torrente, ed ebbe l’appellativo di S. Marco Vecchio quando sorse in Firenze per opera dei frati Salvestrini la chiesa di S. Marco, in Cafaggio, che ne’ primi tempi si chiamò S. Marco Nuovo. È fra le più antiche chiese del suburbio fiorentino e fin dalla sua origine fu sotto la diretta dipendenza del Capitolo di S. Lorenzo che ne eleggeva i rettori. Non ha importanza di storici ricordi ed uno solo merita di esser notato. Il 13 dicembre 1681 vi fu depositata la salma della Granduchessa Maddalena d’Austria che da Trento