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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/29

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BARRIERA ARETINA. 15

daldi che la possedeva alla fine del XIV secolo. Per eredità della madre Cassandra vedova di Muzio Tedaldi, passò ai primi del XVII secolo in Francesco Maria di Cosimo Dieciajuti il quale la rivendè nel 1635 al Senatore Amerigo di Piero Strozzi. La famiglia, che la possiede tuttora, la ridusse a casa colonica che però conserva tuttora l’antico carattere di villa.

S. Andrea a Rovezzano. — Anche questa chiesa d’origine antichissima ha subito la sorte, quasi comune a gran parte di quella della campagna, di trasformazioni moderne che le hanno tolto ogni traccia della struttura originaria. Si dice che fin dall’VIII secolo fosse qui un piccolo oratorio sul quale venne eretta la chiesa. Il patronato di lei spettò a diverse famiglie: nel 1353 un Noferi Bellini del popolo di S. Pier Maggiore ne dona parte a Piero di Filippo degli Albizzi; nel 1373 è diviso fra gli Albizzi i Sassolini e i Monti. Oggi spetta ai Guicciardini, ai Del Monte ed ai Pucci.

In fatto di opere d’arte, ecco ciò che vi si trova d’importante: una tavola bizantina del XIII secolo colla Madonna e il bambino, uno squisito bassorilievo di terracotta invetriata colla Vergine che sostiene il bambino Gesù il quale sta cogliendo un giglio, opera della maniera di Luca Della Lobbia, un busto di S. Giovannino, terracotta colorita del XV secolo, un monumento sepolcrale con testa di bassorilievo, la data 1443 e il nome dell’artista Pierone Bartoli, una statuetta di Nostra Donna col bambino Gesù in braccio e l'iscrizione Di Piero di Bartolo Charcolli (Gargiolli?) di Fiesole.1


  1. Il piccolo monumento ed il gruppo sono evidentemente della stessa mano; il primo è forse la tomba che l’artista scolpì per se stesso, come può far credere questa singolare iscrizione che vi è scolpita:

    A DÌ VIII APRILE
    FINÌ SUA VITA
    PIERONE VIRILE
    MCCCCXLIII