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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/30

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16 I DINTORNI DI FIRENZE.

Tabernacoli. — Sulla via Aretina è un grandioso tabernacolo o maestà tutto adorno d’affreschi che ha nella parete di fondo la Madonna, il bambino, S. Pietro e S. Giovanni Battista. Ha un iscrizione colla data 1408. Gli affreschi sono attribuiti a Niccolò di Piero Gerini discepolo dei Gaddi. Un altro tabernacolo è sopra ad un piazzaletto, lungo la stessa via. Contiene un affresco colla Madonna, Gesù bambino e S. Giovannino, opera della maniera di Andrea Del Sarto.

Il Palagio, poi Loretino. - Villa Withby — Era in tempi lontani il palagio di campagna dei Tedaldini, famiglia che ebbe un giorno grande potenza in Firenze, ma che militando nel partito ghibellino, subi la confisca de’ beni e dovette andare esule dalla patria. I Tedaldini ebbero palazzi e torre in Firenze dove fu poi istituito il celebre Studio Fiorentino. Ai primi del XV secolo, appartenne ad una famiglia Besi del gonfalone del Lion Nero, poi passò ai Pandolfini e nel 1451 l’acquistarono i Balducci. Ritornò nel 1497 per ragioni dotali in casa Pandolfini col matrimonio di Ginevra di Filippo Balducci con Bonaccorso Pandolfini, ma dopo la morte di Ginevra passò indivisa nelle famiglie Balducci, Buglietti e De’ Libri dalle quali a’ primi del XVI secolo l’acquistò Giuliano di Francesco Franceschi.

I Franceschi la ricostruirono e vi eressero una cappella dedicata alla Madonna di Loreto, donde derivò alla villa il nome di Loretino. Dettero i Franceschi ne’ possessi annessi alla villa grande sviluppo alla cultura delle vigne e vi piantarono, primi in Toscana, i maglioli dell’aleatico.

Dai Franceschi passò nel XIX secolo agli Stiozzi-Ridolfi e poi ai Della Ripa.

Montalbano o Rocca Tedalda. — Sopra un monticello che sporge verso l’Arno e che domina la strada Aretina che vi passa sotto, s’inalza un grandioso edifizio che ha l’aspetto e le forme d’un antico castello. La ricostruzione è moderna; ma fin da tempo remoto su quell’altura verdeggiante sorgeva un fortilizio chiamato castello di Montalbano o pure Rocca Tedalda, perchè posseduto appunto -dai Tedaldi, potente famiglia fiorentina d’origine fiesolana.