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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/299

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BARRIERA DEL PONTE ALL'ASSE 257

borghetto delle Panche quelli di S. Stefano a Rifredi o alle Panche. Incerta è l’epoca della fondazione di questa chiesa posta lungo il percorso dell’antica Via Cassia ed in località nella quale si trovarono in diverse epoche iscrizioni e frammenti varj dell’epoca romana. La costruzione della chiesa ha il carattere comune alle grandi pievi sorte nel periodo fra il X e il XII secolo; le mura sono di filaretto, l’interno è diviso in tre navi da arcate di differente ampiezza, sostenute da semplici pilastri smussati sugli angoli; è illuminato da piccole finestre a feritoja ed è coperto da tettoja a cavalletti. Delle tre absidi corrispondenti a ciascuna navata disparve ogni traccia quando nel XVII secolo vi si sostituirono delle cappelle di forma rettangolare. Tre porte di semplice struttura le davano accesso e tuttora esse sussistono sulla facciata sotto una graziosa loggia eretta nel XVI secolo. Sulla facciata è una finestra a occhio al disopra della quale è lo stemma in terracotta invetriata della famiglia Tornabuoni che fino da tempo immemorabile ebbe il patronato della pieve, passato dipoi per eredità nei Pandolfini che lo rinunziarono agli Arcivescovi. Notevoli trasformazioni subi in varj tempi la chiesa, e specialmente ai primi del XVII secolo in cui un pievano Mini vi aggiunse con notevolissimo dispendio cappelle ed altari riducendo anche a forma più moderna l’antica torre del campanile. Nel 1894 però in un generale restauro molte superfetazioni vennero tolte; si stonacarono i pilastri e si rinnovarono tutte le decorazioni policrome di carattere del XIV secolo. Molte opere d’arte dovevano in antico adornare gli altari e le mura della pieve; ma esse scomparvero quasi tutte per dar posto a pitture di artisti più moderni.

Ultimi avanzi delle antiche decorazioni della chiesa sono gli affreschi che adornano tuttora le lunette interne di due porte; due differenti rappresentazioni della Pietà, ovvero due mezze figure di Cristo coronato di spine e colle braccia aperte, opere entrambe del XIV secolo. Bellissimo è l’altare della Madonna per l’eleganza e la finezza di tutte le parti che lo costituiscono. Nel tabernacoletto centrale è una tavola di scuola Giottesca colla Madonna ed il bambino e attorno è una squisita decorazione a forma


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