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276 | I DINTORNI DI FIRENZE. |
e dello stesso tempo sono l’architettura del fabbricato e della chiesa.
Discendendo ora nuovamente tino al casale del Sodo e riprendendo la Via Vittorio Emanuele si entra nel territorio della parrocchia di
Castello. — Il primo edifizio che s’incontra è
Il Ponticello. - Villa Montjoye. — È così chiamata per essere allato di un ponte sul quale la via Vittorio Emanuele traversa un fosso che scende dalla collina di Rufignano. Nel XV secolo era villa della famiglia di Ser Giovanni Giannuzzi del gonfalone Unicorno ed ai primi del secolo successivo passò nei Ginori che per lungo tempo ne furono padroni.
Castello del Piano o l'Olmo a Castello. — Il lunghissimo borgo fiancheggiato da case e da villette che per oltre un chilometro si distende lungo la Via Vittorio Emanuele, ebbe fin da tempi lontani il nome di Olmo a Castello, derivato forse da una di quelle vecchie piante di olmo che un giorno si vedevano sorgere lungo le vie maestre, come asili graditi per ripararsi dai raggi infuocati del sole d’estate e dall'impeto delle procelle. Del nome di Castello è ormai noto che non deve ricercarsi l’origine, nè dalla vicinanza di una casa turrita quasi castello de’ Brunelleschi, nè dalla presenza di altri edifizj congeneri; ma nelle conserve d’acqua (Castellum) che alimentavano l’antico acquedotto di Firenze romana. Il borgo dell’Olmo a Castello è costituito quasi interamente da case di antica costruzione e forma il nucleo principale di questa importante frazione del Comune di Sesto. Al borgo di Castello, che è prossimo ad una stazione ferroviaria, fanno capo numerose strade che lungo i piani e sulle pendici del monte Morello conducono ai numerosi palazzi ed alle case di campagna che fanno di questo luogo uno dei più frequentati e più graditi luoghi di villeggiatura de’ nostri dintorni. Nel borgo di Castello, uno dei fabbricati più antichi è detto: