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BARRIERA DEL PONTE ALL’ASSE. 277

La Strada di Castello. - Casa Paoletti. — L’edifizio che ha la facciata sulla Via Vittorio Emanuele e che volta nella Via della Querciola, fu un giorno casa da signore della potente famiglia Del Beccuto della quale si vedono tuttora gli stemmi all’estremità del fabbricato. Sul canto della Via della Querciola è pure un antico tabernacolo cogli avanzi di un affresco dei primi del XV secolo. Nel 1574 da Felice di Deo Del Beccuto, ricco banchiere e cittadino autorevolissimo, la casa passò in Lucrezia Rucellai e da lei, nel 1578 in Jacopo Corsi. La famiglia Corsi la possedette poi per il corso di oltre due secoli.

Oratorio di S. Maria delle Laudi. — Annesso al fabbricato di proprietà Paoletti, un giorno dei Del Beccuto è un oratorio che si apre soltanto una volta all’anno e che ha sulla facciata una graziosa porta di carattere del XIV secolo. L’oratorio servi ad una compagnia di Laudesi ed era sotto la dipendenza dei Frati di S. Maria Novella di Firenze

Ho però ragione di ritenere che in origine l’oratorio e la vicina fabbrica, poi della famiglia Del Beccuto, costituissero lo Spedale della Divina Carità, comunemente chiamato del Cicaretto o del Cigaretto perchè fondato nel 1161 da un tal Cigaretto e da Ruggerina di lui moglie. Cotesto Spedale passò nel 1172 alla chiesa di S. Maria Maggiore di Firenze della quale Cigaretto era divenuto canonico e nel 1189 alla chiesa di S. Lorenzo di Firenze alla quale fu confermato nel 1225 da Papa Onorio III. Da quest’epoca cessano i ricordi di cotesto spedale.

Dal lato opposto della strada è il

Tabernacolo dell’Olmo a Castello. — Corrispondente ad un podere di proprietà Ridolfi, è questo grandioso tabernacolo a forma di cappella con ampia tettoja sostenuta da pilastri ottagoni. Nel centro del tabernacolo è una porta cogli stemmi Guidacci e Da Verrazzano ed ai lati sono dipinti molti e pregevoli affreschi che rappresentano l’Annunziazione, i santi Giuliano, Antonio Abate, Egidio, Michele Arcangiolo. Sono opera di artista fiorentino del XV secolo. Un altro tabernacolo fu già all’Olmo a Castello ed il