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BARRIERA DEL PONTE ALL’ASSE. | 283 |
originalissimo gusto decorativo. Una delle cose più graziose che egli pose ad ornamento del giardino è una fontana di forma assai elegante sulla quale è una Venere abilmente modellata e fusa in bronzo da Giambologna.
Al disopra del parco della Petraja è
La Topaja. - Villa Reale. — In mezzo a giardini e pomarii sorge questa villa che fu ed è un comodo annesso delle altre due ville Reali di Petraja e di Castello e che appartenne alla famiglia dei Medici anche prima che essa ascendesse al Principato. Cosimo I che non mancò di coltivare le tradizioni della famiglia, sempre propensa ad aiutare i letterati e gli artisti, concesse prima a Scipione Ammirato, poi a Benedetto Varchi Fuso di questa villa dove in mezzo alla quiete ed alla gaiezza della campagna essi poterono scrivere le loro istorie fiorentine. Il Varchi anzi, per riconoscenza a tanta liberalità del Granduca, volle ribattezzar questa villa col nome di Cosmiano, ma per quanto questo nuovo appellativo potesse lusingare il Granduca, esso morì insieme a chi lo aveva ideato. Nel giardino della Topaja veniva coltivata a tempo dei sovrani Medicei una splendida collezione di fiori delle specie più belle e più rare.
A ponente della villa della Petraja è la
Chiesa di S. Michele a Castello.' — Questa chiesa che sorge sulla vaga collina fra le ville Reali di Petraja e di Castello, è di origine antichissima; ma non se ne hanno ricordi che dal XIII secolo. Per la sua vicinanza a luoghi che servirono spesso di dimora ai Granduchi di casa Medici, essa fu molto beneficata ed i sovrani concorsero spesso alle spese di restauro e di adornamento. Riedificata completamente nel 1817 a spese di Ferdinando III, fu adorna di pesanti decorazioni di stucco. Venne nuovamente riparata nel 1890, nella quale occasione si tolsero molte delle barocche superfetazioni, si posero in luce varj dipinti e si procurò di darle un aspetto più quieto, più armonioso e meno stridente. I lavori furono diretti abilmente dall’Ing. Carlo Mariani. Prezioso corredo di questa chiesa era un giorno una tavola meravigliosa di Leonardo da Vinci che i granduchi fecero trasportare in galleria degli Ufizi, dove ammirasi tuttora.