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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/46

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28 I DINTORNI DI FIRENZE.

per oltre un secolo e da Gherardo Silvani uno de’ più valenti architetti fiorentini della fine del XVI secolo, la fecero ricostruire di quella forma grandiosa ed elegante che tuttora conserva. Sorti anche migliori ebbe la villa delle Falle quando divenne proprietà del Cav. Priore Enrico Danti il quale nuovamente la restaurò e l’abbellì di viali, di giardini e d’un parco nel quale eresse un gran numero di edilizi di carattere differente e di aspetto elegante e fantastico.

Dal Cav. Danti l’ereditarono i Finetti e da questi passava di recente nel Conte di Colloredo Mels che ne è oggi proprietario.

Nella possessione delle Falle sono comprese diverse antiche ville oggi ridotte a case coloniche o da pigionali. Di queste indicheremo le più importanti:

Palagio a Torri che nel 1427 era di Antonio di Simone dell’Accorri de’ Pazzi, e che il Cav. Geri di Cammillo vendè nel 1611 ad Alessandro Guadagni;

La Torricina sopra le Falle, antica villa dei Neretti poi nel 1526 de’ Benci, quindi dei Guadagni.

Le Colombe che nel 1498 era di Brigida di Giovanni scalpellino, Ponte a Compiobbi villa già de’ Landini, Canneto dei Giuliani, Spedale delle Falle ecc.

Proseguendo a percorrere la via Aretina, la prima località importante che s’incontra è il

Borgo delle Sieci. — È un lungo e popolato caseggiato che ha preso in questi ultimi anni un notevole sviluppo per causa delle grandiose fornaci di laterizj che vennero istituite dal compianto Marchese Vittorio degli Albizi e che costituiscono oggi uno dei più importanti stabilimenti congeneri della Toscana.

Le Sieci prende nome dal torrente che scende dai monti che dividono il Valdarno dal Mugello, gettandosi in Arno all’estremità di questo borgo il quale costituisce ormai un insieme col villaggio di Remole. La famiglia Donati fu padrona di molte delle case del borgo, una delle quali serviva anche ai primi del XV secolo ad uso d’albergo.