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BARRIERA SETTIGNANESE. 51

e d’altre singolari bellezze che sono tuttora oggetto di giusta ammirazione. Anni addietro, la villa di Gamberaja era della famiglia D’Outreleau la quale la vendette alla proprietaria attuale, la Principessa Giovanna Ghyka sorella della Regina Natalia di Serbia. Oggi si può dire che Gamberaja è tornata a riacquistare l’antico suo splendore, giacché la nobile signora che predilige questo lieto e delizioso soggiorno, spende ogni cura per accrescerne le vaghezze e le attrattive.

Doccia. - Villa Masini. — È posta lungo la via che guida a Terenzano. Fu in antico dei Federighi, poi dei Corsi nel XVII secolo e sucessivamente degli Alamanni e più modernamente dei Redditi.

Quercione già Prugnano - Villa Caulfield. — In epoca antichissima fu villa dei Bancozzi dai quali passò nel 1457 nei Falconi del gonfalone Scala. Nel 1463 l’acquistò Gualterotto di Jacopo Riccialbani ed in questa famiglia restò per lungo tempo. Più tardi fu dei Gardi che’ la ridussero a casa colonica. Il proprietario attuale l'ha nuovamente restituita al primo uso, facendone un’elegante e graziosa dimora campestre.

La Via Cairoli conduce alla località chiamata

La Strada o San Romano. - Villa Mattei. — È situata sulla piazzetta dov’è l’oratorio intitolato a San Romano. Di questa villa non trovo ricordi anteriori al XVI secolo. Era allora di una famiglia di beccai che la possedette per vario tempo. Nel 1574 Cesare di Giulio di Marcello la lasciò in eredità al nipote Jacopo di Nicodemo Cennini scalpellatore e da quel tempo appartenne lungamente a questa famiglia dalla quale uscirono diversi valenti scultori fra i quali Bartolommeo d’Andrea che lavorò anche a Roma. Come diremo dopo, fu questi il fondatore del prossimo oratorio di San Romano. Modernamente, la villa appartenne ai Bartolini.

Oratorio di S. Romano. — È un’elegantissima costruzione di squisito carattere decorativo del XVI secolo.

Bartolommeo di Andrea Cennini scultore settignanese, trovandosi a lavorare a Roma, ottenne in dono da Papa