Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/261

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tra ha una rocca parimente circondata da muri, torrioni, e fosse. Il Tevere gli passa due miglia distante, dove vi è il porto, per condurre le robbe, e vittovaglie in Roma. Questa Città fu da Sisto Quinto Pontefice eretta in Ducato. Altre volte vi era il Vescovo, ma hora è raccomandata a quello di Cività Castellana. La mattina seguente levatasi di qui, doppo la Messa andò a Caprarola destinatale per alloggio della sera de gli 18 di Decembre: Fu ricevuta qui nel sontuoso Palazzo del Serenissimo di Parma, ove il gusto, e la curiosità d’ogn’uno, hebbe che ammirare, sì per la bizzaria dell’archittetura del famoso Vignola, come per le pitture, e per la ricchezza de gli adobbi. Nella Piazza avanti il Palazzo si ergeva sopra un gran piedestallo una cuppola sostenuta da otto colonne, che posavano in altro piedestallo minore del primo; nel mezzo vi era una gran statua con un fascio di spiche di frumento in mano, ch’è l’arme della Regina, e dall’altra parte un Leone coronato, sotto di cui erano diverse imprese, & inscrittioni in versi volgari, ma tutto riuscì poco godibile per la pioggia continua, che sgorgò dal Cielo tutto quel giorno, e la sera stessa, interrompendo anche molt’altre dimostrationi d’honore, e di giubilo, che vi s’erano apparecchiate.

Il Duca di Terranova Ambasciator ordinario in Roma per Sua Maestà Cattolica si trovò qui espressamente per riverire, come fece Sua Maestà, al che fu da lei corrisposto con i soliti tratti di maestosa affabilità, e gentilezza. Doppo di che licentiatosi la mattina