Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/331

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Danae opera insigne di Annibale Caracci. Il Principe accortosi del compiacimento della Regina, senz’altro dire gli la fece presentare con un’altra delle migliori, nel punto stesso, ch’ella ritornò al suo palazzo, come pure nel partir ella dalla vigna, fu regalata della sudetta molletta gioiellata. Alcuni giorni avanti havendo il sudetto Principe penetrato, che la Regina voleva far fabricare un carrozzino per uso proprio, Sua Eccellenza gli ne mandò a donare uno di velluto cremisino, & argento, lavorato con maestosa, & artificiosa pompa nella Galleria del Serenissimo Gran Duca di Toscana. Avvicinandosi poscia il Carnevale, che si fa in Roma i soli dieci giorni avanti la Quaresima, haveva la Regina pochi giorni prima fatto accennare a questo Principe, che voleva essere alla casa di lui a godere le mascherate, e la corsa de’ pallii, che in tali tempi si soglion fare. Onde godendo Sua Eccellenza al maggior segno d’un tanto honore; la notte medesima del Sabbato, nel quale si comincia, fece sorgere avanti il suo Palazzo un lungo palco con sollecita, e ben intesa architettura. Rappresentava questi una longhissima Ringhiera sostenuta da un primo ordine di colonne, e da i lati formava due bracci ritirati dentro un tantino, in uno de’ quali, si dovevano trattenere gli Cavalieri della comitiva di Sua Maestà, e nell’altro le Dame. Nel mezo poi con bell’ordine di pilastri, e capitelli d’oro, e con cornici di metallo, si andavano restringendo l’histo-