Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/85

Da Wikisource.

Libro Secondo. 47

combattuta da gli Spagnuoli. E benche non mancasse[L’Arciduca manda à riverirla.] il Cardinal Mazzarino d’ogni maggior diligenza, & attenzione, per portarvi il necessario soccorso, era nondimeno si alta la confidenza di quella ne Capitani di Spagna, che già s’erano persuasi d’illustrar l’arrivo di questa Gran Regina, con una si gloriosa vittoria.

Con tali sensi dunque, continuando quell’espugnatione, mandorono tutti tre i sudetti Principi persone espresse ad assicurarla, ch’essi sbrigatisi fra pochi giorni da quella Piazza, sarebbero comparsi a riverirla, con le presenze loro, come all’hora facevano col cuore, tutto ripieno di quella gioia, che sentivano del felice arrivo di Sua Maestà.

Il Conte di Buquoi Grande di Spagna, e Cavalier di gran portata, essendo stato destinato da Sua Maestà Cattolica suo Ambasciatore straordinario a complire con la Regina, otto giorni doppo, ch’ella fu arrivata in Anversa sodisfece molto bene alle proprie commissioni con Sua Maestà, & essa lo accolse con dimonstrationi di stima proportionata al merito di lui, & alla grandezza di chi lo mandava.

Ma intanto, havendo il Cardinale raccolto l’esercito Francese, e disposti gli ordini così proprij della sua finissima intelligenza, come protetti dalla sua felice fortuna, rotta, e superata la circonvallazione, benchè da tutti stimata impenetrabile, liberò la cadente Città, con grandissima gloria, e beneficio della Corona di Francia. Ritornò dunque a Bruselles S. A. Imperiale alli otto di Settembre, & il giorno seguente, si trasferì