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56 — ' decrepita t ma non è vero# Questo corpo macilento, questa faccia giallastra/ que• sti capelli canuti, quest* incedere /ardo, no non è l'età, ma il martirio) i tormenti che in breve nii ridussero a tale stato. E questo fremitoj questo riso involontàrio che fa èrgere > i capelli sulla mia fronte è l'effetto dell'ut time torture.
— Femmina, disse Antonio, mi séittbra poter prestar lede a tue parole; -Ma chi era dunque mio padre,’quàl era SI suo nome, qual sorte provi» mai' in quella notte fatale? Chi. mi raccolse,'e qual cosa iti* accadde che a ine rimase inco'gnita? 'Quando svelato ini-avrai questi misteri, allora potrò'crederli. " — Tonino, soggiunse la vecchia/so-»
Spirando, m’ è forza tacerti tutte queste cose: ma bentosto, bentosto sì ledono* • 4 < .
scerai.!Sta lontano dal Fondego, m’ intendi dal Fondego, dal Fondego.
j V * » v • ; - Femmina < maledetta1! gridò Antonio. Tu 'parlerai, o...' £ fece un atto minaccioso. Ma la vecchia ritenne il sue braccio, dicendogli: — Arrestati, infelice!
Tu dimentichi aver io-soccorso tua'in* fanzia, averti salvati i giorni. Antonio si percosse con veemenza la fronte e rapidamente s’ allontanò. i-illh .