Vai al contenuto

Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/96

Da Wikisource.

, cosi in vostra presenzasignor Nicolò.

Voi siete, per quel che stimo, in qualche intrinslchezzà con Salvator Rosa, e con Antonio Scacciati. Come possiamo fidarci a voi se siete d’ accordo coi nostri pia' cordiali nemici?

— Qual sospetto! qual sospètto! Signora! Rii stimate dunque così perverso?

Corre forse una così malvagia opinione sul conto mio? Se è così fatevi accompagnare da Michele che vi ha già salvato un’ altra volta e che prenderà seco una buona mano di sbirri.

« — Che cosa-dite, rispose Marianna,guardandolo fiso, ora intendo che i miei sospetti furono ingiusti. Vi chiedo scusa delle mie parole inconsiderate; ad ogni modo non potendo vincere la mia tre-' pidazione, scongiuro un’ altra volta rhio.

zio a non accettare il vostro invito.

Il signor Pasquale aveva ascoltato il sermone a due orecchie; ma non potendosi più tenere, s’ inginocchiò dinanzi alla nipote, prese le sue màni gliele baciò e le coperse xli lagrime, ed esclamò come un invasato: — Non posso dire la tenerezza che mi fanno le tue inquietudini ed i tuoi timori! Ah celeste Mariauna 1