Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/138

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— Non avete vergogna di venire al ballo il giorno stesso in cui è stata sepolta la vostra vittima, il fratello mio?

— A fè di Dio, no!

— Ebbene, voi non entrerete!

In così dire lo schiaffeggiò alla presenza di molti ufficiali.

De C** si ritirò furioso e si sarebbe bruciato le cervella, se non fosse stato sostenuto dalla certezza di poter uccidere, all’indomani, l’ufficiale spagnuolo.

Il generale, informato dell’accaduto, indignato contro il de C**, dopo averlo accerbamente rimproverato, lo pose agli arresti.

Il duello fu rimandato e quando de C** terminò la punizione, di bel nuovo invitò l’avversario a duello. L’ufficiale spagnuolo accettò e si fece assistere dai tenenti Boucheron e Saint-F**; mentre de C** era rappresentato dai tenenti Merlot e Royer.

Fu deciso che lo scontro avesse luogo con la spada, nelle vicinanze della Loira, in una località chiamata Monopotapa. Malgrado la segretezza con la quale erano state condotte le trattative, al momento nel quale i due avversari deponevano gli abiti, il capitano Ch** (che da tenente colonnello perì da glorioso nella guerra del 70), li sorprendeva e, d’ordine del generale, faceva rientrare a Saumur i duellanti.

Il conte de C** fu condannato a due mesi di arresti di fortezza, e l’ufficiale spagnuolo coi padrini e coi medici militari furono posti agli arresti di rigore.

Terminata la pena, de C** trovò maniera di provocare di bel nuovo lo spagnuolo che, a sua volta, per farla finita, chiese di essere richiamato in patria.

Finalmente il combattimento potè aver luogo; e l’ufficiale spagnuolo regalò all’avversario un colpo dritto di spada pel quale il tenente de C** ne morì quattro mesi dopo.

— Tirate bene!... esclamò de C** cadendo.

— Non c’è male, come vedete: gli rispose lo spagnuolo mentre infilava i suoi abiti per lasciare sul terreno, senza speranza di salute, l’uccisore di suo fratello.