Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/110

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I Nibelunghi 39

Disse d’Ute il figliuol, coi vostri amici
475Che qui venner con voi, tutti ci siete
I benvenuti. E vi farò servigio,
Io co’ parenti miei. — Mescere allora
Si fè agli ospiti il vin di re Gunthero.
     Ogni cosa che abbiam, l’ospite disse
480Di quella terra, se da voi richiesta
È con onor, vi fia sommessa; vosco
Dividansi di noi beni e persone
In giusta guisa. — E principe Sifrido
Si fè alcun poco di più lieto core.
     485Fu indetto allor che altri prendesse cura
D’ogni suo arnese, e alloggi si cercaro,
Quali più acconci l’uom trovò, pei servi
Di Sifrido, e per lui furo apprestate
Elette stanze. Da quel giorno in poi
490Volentieri fu visto in fra i Burgundi
L’ospite illustre. Grande onor gli fecero
Per molti giorni poi, ben mille volte
Più che dirvi poss’io. Ciò si mertava
L’inclito valor suo. Creder dovete
495Che niun fu visto là che odio gli avesse.