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I Vicerè 279

balcone. Allora il duca impallidì peggio del nipote: egli doveva adesso parlare alla folla, aprire finalmente il becco, dire qualcosa. Afferratosi a Benedetto, balbettava:

— Che cosa?... Che debbo dire?... Aiutami tu, mi confondo....

— Dica che ringrazia il popolo della lusinghiera dimostrazione.... che sente la responsabilità del mandato, ma che consacrerà tutte le sue forze ad adempierlo.... animato dalla fiducia, sorretto.... — Ma poichè le grida raddoppiavano, egli lo spinse verso il balcone.

Appena il deputato apparve, un clamore più alto levossi dalla via formicolante di teste; salutavano coi cappelli, coi fazzoletti, con le bandiere, vociando: «Evviva! Evviva!...» Giallo come un morto, afferrato alla ringhiera con tutte e due le mani, con la vista ottenebrata, immobile in tutta la persona, l’onorevole cominciò:

— Cittadini....

Ma la voce si perdeva nel tumulto vasto e incessante, nel coro assordante degli applausi; l’attitudine del deputato non faceva capire che egli volesse discorrere. Benedetto alzò un braccio; come per incanto ottenne silenzio.

— Cittadini! — cominciò il giovanotto; — in nome di voi tutti, in nome del popolo sovrano, ho comunicato all’illustre patriotta.... — Evviva Oracqua!... Evviva il duca!... — la splendida, l’unanime affermazione dell’intero collegio.... Alle tante prove d’abnegazione da lui date al paese.... — Evviva! Evviva!... — il duca d’Oragua aggiunge quest’altra: di obbedire ancora una volta alla volontà del paese e di rappresentarci in quell’augusto consesso dove per la prima volta concorreranno i figli....

Ma non potè finire quel periodo. Le acclamazioni, i battimani soffocavano le sue parole; gridavano: «Viva l’unità italiana! Viva Vittorio Emanuele! Viva Oracqua! Viva Garibaldi!... Altri aggiungevano: Viva Giulente! Viva il ferito del Volturno!...

— Lo slancio da cui vi vedo animati, — egli proseguiva, — è la più bella conferma del responso del-