Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/227

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rimboccatura distesa e composta sul capezzale. Si stringe nelle spalle, si volge alla compagnia, accenna loro ch’egli va a vedere all’altra stanza, e che gli tengan dietro pian piano; vi va, fa le stesse cerimonie, trova la stessa cosa. “Che diavolo è questo?” dice egli allora spiegatamente: “che qualche cane traditore abbia fatto la spia?” Si danno tutti, con men cautela a guardare, a tastare per ogni cantone, metton sossopra la casa. Mentre costoro sono in tale faccenda, i due che vegliano alla porta della via, sentono venire per quella, dal di fuori del villaggio, avvicinarsi e spesseggiare una picciola pedata: s’immaginano che quel chiunque sia passerà dritto; stanno cheti, e a buon conto si tengono all’erta. Ed ecco che la pedata si ferma appunto alla porta. Era Menico che veniva in fretta, mandato dal padre Cristoforo ad avvisare le due donne che per amor del cielo scappassero tosto di casa e si rifuggissero al convento, perchè..... il perchè lo sapete. Prende la maniglia del catenaccio, per bussare, e se lo sente traballar nella mano, schiodato e scassinato. Che è questo? pensa egli, e spinge l’imposta atterrito; quella s’apre, egli mette un piè dentro in gran sospetto, e si sente ad un punto brancare per le due braccia, e