Pagina:I promessi sposi (1825) I.djvu/229

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pericolo indeterminato, e che non s’era fatto vedere un po’ da lontano prima di venir loro addosso. Vi volle tutta la superiorità del Griso a tenerli insieme, tanto che la fosse ritirata e non fuga. Come il cane che scorta un gregge di porci corre or qua or là a quei che si sbandano, ne addenta uno per un’orecchia e lo tira in ischiera, ne spinge un altro col muso, abbaia ad un altro che esce di fila in quel momento, così il pellegrino acciuffa uno di coloro che già toccava la soglia e lo strappa indietro, caccia indietro col bordone uno e un altro che v’eran già presso, grida agli altri che scorrazzano senza saper dove, tanto che li raccozzò tutti nel mezzo del cortiletto. “Alto! alto! pistole in mano, coltelli in pronto, tutti insieme e poi andremo: così si va. Chi volete che ci tocchi, se stiamo ben insieme, gaglioffoni? Ma se ci lasciamo acchiappare a uno a uno, anche i villani ce ne daranno. Vergogna! Dietro a me, e uniti.” Dopo questa breve aringa, si pose alla fronte, e uscì il primo. La casa, come abbiamo detto, era in capo del villaggio: il Griso prese la strada che metteva fuori, e tutti gli tennero dietro in buon ordine.

Lasciamoli andare, e torniamo un passo addietro a pigliare Agnese e Perpetua, che