Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/244

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secondo le circostanze e l’umore del parlante. Ella, sturbata nella pigrizia, e provocata nella stizza, che erano due delle sue passioni predominanti, ricambiava talvolta quei complimenti con parole, in cui Satana avrebbe riconosciuto più del suo ingegno che in quelle dei provocatori.

“Tu vedi laggiù quella carrozza!” le disse il signore.

“La veggo,” rispose ella, protendendo il mento affilato, e aguzzando gli occhi incavati, come se cercasse di spignerli su gli orli delle occhiaie.

“Fa’ tosto tosto allestire una lettiga; entravi, e fatti portare alla Malanotte. Tosto tosto, che tu vi giunga prima che quella carrozza vi sia: già la viene innanzi col passo della morte. In quella carrozza v’è.... vi debb’essere.... una giovane. Se v’è, dì al Nibbio, per mio ordine, che la ponga nella lettiga e venga su egli tosto da me. Tu monterai nella lettiga con quella.... giovane; e quando siate quassù, la condurrai nella tua stanza. S’ella ti domanda dove la meni, di chi è il castello, guardati bene....

“Oh!” disse la vecchia.

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