Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/352

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“Il cuore in pace! Oh! questo, toglietevelo del capo. Già me l’avete fatta scrivere questa parolaccia; e so io quel che ne ho patito; e ora avete anche cuore di dirmela. E io mo vi dico chiaro e tondo che il cuore in pace non lo metterò mai. Voi volete dimenticarvi di me; e io non voglio dimenticarmi di voi. E vi protesto, vedete, che, se mi fate perdere il giudizio, non lo racquisto più. Al diavolo il mestiere, al diavolo la buona regola! Volete condannarmi a essere arrabbiato per tutta la vita; e da arrabbiato vivrò.... E quel poveretto! Lo sa il Signore se non gli ho perdonato di cuore; ma voi...... Volete dunque farmi pensare per tutta la vita che se non era egli....? Lucia! avete detto ch’io vi dimentichi: ch’io vi dimentichi! Come ho da fare? A chi credete ch’io pensassi in tutto questo tempo?... E dopo tante cose! dopo tante promesse! Che cosa v’ho fatto io, da che ci siamo lasciati? Perchè ho patito, mi trattate così? perchè ho avuto delle disgrazie? perchè la gente del mondo m’ha perseguitato? perchè ho passato tanto tempo fuori di casa, tristo, lontano da voi? perchè, al primo momento che ho potuto, son venuto a cercarvi?”