Pagina:Ida Baccini, La mia vita ricordi autobiografici.djvu/261

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fiorentino è uno dei teatri più grandi d’Italia; pure in pochi minuti si empì. Fortunatamente sono miope, e il non vedere distintamente il mio pubblico, valse a rinfrancarmi.

Cominciai a parlare e la mia voce sonora e penetrantissima (somiglia un po’ quella di Gabriele d’Annunzio, se non che la mia ha inflessioni più morbide e


    negazioni e d’eroici sacrifizi, per le creature che la società vi avrebbe affidato? Ditemi, lo avete sentito? Avete avuto presso di voi, nell’ora fatale della decisione, un amico sincero, esperto, che vi abbia fatto intravedere tutto le asprezze, i triboli, i macigni, che avrebbero ingombrato il vostro cammino? Lo avete avuto vicino il medico discreto, ma schietto, che guardando alla vostra giovinezza, al lampo fascinatore dei vostri occhi belli, al fresco sorriso promettitore di arcane dolcezze, vi abbia sussurrato all’orecchio: — Ragazza mia, non andate a rinchiudervi in una scuoletta angusta, triste, in mezzo a un nuvolo di bambini ignoranti e spesso cattivi; ne soffrireste orribilmente: il vostro trono non deve essere una povera cattedruccia elementare, ròsa dai pettegolezzi e da invidie abiette o puerili, ma il cuore ardente d’un giovane sposo innamorato, di cui sarete l’idolo, la dolcezza, l’orgoglio.
    Tutte queste cose, ditemi, le avete mai intuite, sentite, ve le hanno dette? Ahi! Quanti lamentevoli no, mi giungono da ogni parte d’Italia! Quanti no tristi ed eloquenti, si sprigionano dall’aureo libro che uno dei più grandi educatori d’Italia — il De Amicis — ha mandato in questi giorni pel mondo!n 1.
    Ma, e perdonatemi l’insistente domandare, non vi hanno neppure fatto sapere che oggi grazie al cielo, l’operosità femminile può esercitarsi su campo più vasto e — la-

    1. Il Romanzo del Maestro. — Nel Fanfulla della Domenica seguitai a collaborare, anche dopo avere assunta la direzione della Cordelia. Mi ricordo di essere stata fra i primissimi a scrivere del De Amicis com’egli si meritava.
      Al mio lungo articolo entusiastico su Cuore, pubblicato nel Fanfulla della Domenica del 24 ottobre 1886 l’illustre scrittore rispon-