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154 il giugurtino

nobbe dell’avvenimento de’nimici, e li nimici medesimi già erano presenti: e, prima che l’oste si potesse ordinare, o le salmerie raccogliere1, anche innanzi che bandiere e segui ovvero comandamento niuno potessono prendere, li cavalieri mauri e getuli, non a schiera nè a niuno modo di battaglia, ma in torma, siccome ciascuno di loro s’erano a ventura ragunati, contra li nostri corsono e fedirono. Li quali, timorosi per la disprovveduta paura, e solamente ricordandosi di lor virtude, prendeano loro armi, o gli altri, che le prendeano, difendeano da’loro nimici: partita ne saliano a cavallo, e andavano incontro di loro: lo combattere si facea più simile a uno modo di ladroni, che a universale battaglia: senza bandiere o segni, senza ordine li cavalieri e pedoni permischiati: altri fediano ed altri uccideanoje a molti, i quali erano volti contro di loro, e fortissimamente combatteano, venia la moltitudine, e percoteagli dietro: nè fortezza nè armi sufficientemente vi valea; perocché li nimici erano in maggior numero, e da ogni parte li circondavano. Ma i Romani vecchi e nuovi, e pertanto assai dotti di battaglia, se in alcuno luogo o per alcuno caso se ne ragunassono insieme, ordinavano alla ritonda2: e così, da ogni parte difesi e ordinati, si teneano verso la potenzia di loro nimici3. Nè in quello così a<pro e duro fatto Mario niente sbigottito, ovvero più che prima fu di manchevole animo; anzi con la turma sua, la quale egli di fortissimi più che di frequentissimi4 avea ordinata, andava qua e là: e ora a’suoi affaticati soccorrea, ora li nimici là, dove più ragunati contrastavano, percotea; e per opera ajutava li militi, chè comandare, ovvero ordinargli, perocch’erano tutti conturbati, non potea. Già era passato il giorno, e li Barbari niente rallentavano; ma, siccome li re aveano comandato, appensando che la notte era per loro5, più duramente combatteano.

CAPITOLO LXIII.

Come Mario occupò due colli, e poi sconfisse li nimici.

Allora Mario secondo il fatto trasse consiglio, e, per avere ricevimento di luogo, occupò due colli prossimi intra sè: nell’uno de’ quali, eh’era poco ampio per l’oste, sì era una grande fontana d’acqua; l’altro, per

  1. o le salmerie raccogliere) Salmeria vai moltitudine di some, carriaggio.
  2. alla ritonda, modo avverbiale, fu aggiunto dal p. Cesari al Vocabolario con questo esempio, e vale circolarmente.
  3. si teneano verso la potenzia ec.) II lesto lat ha: atque ila, ab omnibus partibus simul tedi atque instructi, hoslium vim sus tenta bant. — * Tenersi, spiega il Vocabolario, parlandosi di piazze, fortezze, e simili, vale non arrendersi, non cedere, resistere agli assalii-, ma qui, come si vede dalle parole del lesto allegate, tuttoché si parli di esercito, è da prendersi nel medesimo sentimento, e dovrebbe però questo esempio essere aggiunto al Vocabolario.
  4. II testo latino ha familiarissumis.
  5. appensando che la notte era per lord) Ap pensare e Io stesso che pensare; ma oggi è da adoperar con risguardo.— Essere per uno, come si è già detto altrove, vale essere della sua parte, essere in suo favore; onde qui si ha ad intendere: pensando che la notte li favoriva.