Pagina:Il Dio dei viventi.djvu/261

Da Wikisource.

— 255 —

durti perchè la sua barca ha la croce. Ti condurrà nel purgatorio, dove già sono io.

Egli si alzò, nero in viso come scottato da una fiamma, poi si piegò su sè stesso e parve cadere sul lettuccio, davanti al quale a poco a poco s’inginocchiò.

— Signore Dio mio, — disse con una semplicità commossa che turbò i circostanti più che se egli avesse declamato e urlato, — sono peccatore anch’io, e voi conoscete le mie colpe; ma non punite per me gl’innocenti. Ho defraudato un orfano, e la vostra maledizione s’è abbattuta sopra di me: dichiaro davanti a questi cristiani che restituirò subito il mal tolto; ma che mio figlio e mia moglie siano salvi dal pericolo.

— Ed io lo sapevo, — disse la moglie con voce di sonno, senza muoversi.

— No, tu non lo sapevi, — protestò subito Zebedeo: — lo sospettavi forse, ma non lo sapevi. Nessuno lo sapeva: tutti però lo sospettavano perchè il male non si può nascondere.

Il Dottore ascoltava sogghignando; con