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ratore nel 1111. Questi venne a morte nel 1125, e non avendo lasciato figli, la sua successione fu contrastata tra Federico e Corrado figli della sorella di Arrigo IV, Duchi di Svevia, originarii dal Castello di Hohenstaufen, dal quale vennero denominati, e Lotario, conte di Supplimberga in Sassonia. Quest’ultimo fu il fortunato, avendo ottenuto dopo una lotta di parecchi anni di essere incoronato Imperatore l’anno 1133 da Papa Innocenzo II. Morì quattro anni dopo nel 1137, e la sua successione fu egualmente contrastata tra il suddetto Corrado di Svevia e Arrigo d’Este, duca di Baviera e di Sassonia. La vinse il primo e dal suo tempo si propagarono da prima in Germania quelle funestissime fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, che lacerarono in processo di tempo anche la nostra misera Italia1.

Morì Corrado nel 1152 senza aver mai posto piede nella nostra penisola, e gli successe il figlio di suo fratello, Federico I, detto Barbarossa, del quale or ora parleremo.

In questo lungo periodo di circa un secolo e mezzo la storia dei re e Imperatori di Germania e d’Italia non ci offre che una sequela di discordie e di guerre civili tra famiglie e famiglie, tra stato e stato, tra Chiesa e Impero, che a vicenda si dilaniano e mettono lo scompiglio per ogni dove. In mezzo a queste lotte intestine si può dire che la Lombardia sia rimasta come abbandonata a se stessa. Alcuni de’ regnanti erano fanciulli inetti affatto al governo, altri o non si videro mai in Italia, o non vi scesero che per lacerarla da un capo all’altro.

  1. I principii di queste malaugurate fazioni incominciarono a manifestarsi intorno all’anno 1118, come nota il Muratori nei suoi Annali, sotto di Arrigo IV, ch’era della prima e vera casa Ghibellina. Si rinfocolarono poi per le contese della successione di Lotario fra Corrado di Svevia e Arrigo d’Este, le cui famiglie erano da lungo tempo tra loro in discordia. Teneva la prima per l’imperatore siccome erede che era degli Arrighi di sangue Ghibellino; mentre l’altra di Arrigo d’Este e del sangue dei principi Estensi era erede della famiglia de’ Guelfi di Germania, che tenevano contro il partito imperiale. Questa seconda in generale era favorita a una buona parte de’ prelati di molte città insieme col popolo.