Pagina:Il Marchese di Roccaverdina.djvu/110

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lazione. Siamo tanti bambini che attendono di essere imboccati col cucchiaino.... Vogliamo la pappa bell’e preparata!

— Parole d’oro!

— I nostri vini se li prende la Francia, con quattro soldi, e ce li rimanda trasformati in bordò. I nostri olî sono buoni appena per saponi o per macchine, e abbiamo intanto le migliori ulive del mondo. Io ho prodotto vini, così, per saggio, da mettersi in tasca tutti i bordò, tutti gli Xeres, tutti i Reni dell’universo; olî da dar dei punti a quei di Lucca e di Nizza.... Ma bisognerebbe produrre in grande, esportare.... E non parlo dei formaggi, del burro!...

Erano rimasti soli lassù, senz’accorgersi che la sera si era inoltrata; il plenilunio ingannava.

All’ultimo, il cavalier Pergola gli aveva detto:

— Pur troppo è così! Siamo ancora mezzi barbari!... Ecco: per parlare di noi, giacchè l’occasione è capitata, noi ci guardiamo da un bel pezzo in cagnesco. Perchè? Per un pregiudizio. Non ho sposato in chiesa! È il mio gran delitto. Vostro zio non vuol vedere in viso, nemmeno da lontano, sua figlia! Voi avete fatto lo stesso con me.

— Il torto è vostro, cugino! Siete scomunicato, non lo sapete? E fate vivere in peccato mortale anche quella poveretta!

— Perchè un prete sudicio non ci ha buttato addosso due gocce di acqua salata?