Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/536

Da Wikisource.

— 474 —

perdita de tanti denari più volte era stato vicino a devenire de sé medesimo omicida. El cavaliero che con tanta instantia cercato avea quello che non credea, né meno averla voluto trovare, quanto de tale nova fosse con ragione dolente, e come remanesse smorto, e quanto l’angustia de la sua mente avesse quella dello scolare avanzata, e visto che cosa è perdere l’onore, chi el prova con verità ne potrà vero giudicio donare: nondimeno comprensa con sagacità non piccola la soa intollerabile pena, dato alquanto loco al dolore, gli occorse ciò che intorno a tale fatto se dovea per lui adoperare: e al giovine rivolto disse: Figliuolo mio, quanto e quale te sei male governato, e giovenilmente da tale vile ribalda te hai lassato ingannare, tu a me medesimo ne puoi rendere testimonio e ragione; e certo se io cognoscessi che el mio reprendere te giovasse o rendesse alcun profitto, se el nostro essere insieme fosse eterno, de reprendere la toa gran follia giammai sazio me ne vederessi; ma perché te veggo assai più bisognoso de soccorso de fatti che de improperii, voglio che el dolore col cognoscimento del commesso fallo insieme siano a te per questa volta bastevole castigo: e perciò confortate, e caccia da te li matti pensieri di volere nella toa persona incrudelendo in alcuno modo offendere, però che in ciò provederò in maniera che tu cognoscerai non altramente che proprio figliolo essere da me trattato. E perchè come tu vedi io sono in camino, e qui forestiero, e modo non nveria alcuno de satisfare al mio desiderio, te piaccia non avere a noia el retornare indrieto meco alcune poche giornate che sono insino a casa mia, per poscia lie-