Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/113

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c certo esprimeva un giudizio che la posterità avrebbe confermato, quando in una lettera allo Speroni anteponeva a tutte le cose di quel poeta, per la dicitura, rAminta. De’letterati contemporanei apprezzò molto lo Speroni e il Salviati: al primo dei quali scriveva(e credo non in tutto per complimento) che nel suo Pastorfido s’era proposto come idea di nobilissimo stile la purità della Canace, c reputare d’aver bene impiegato le sue fatiche, se gli fosse venuto fatto di conseguirla e felicemente imitarla. E un saluto dell’altro chiamava un favore di tdnta stima, (pianta se gli fosse venuta da qualsivoglia gran prencipe d’Italia e fuori; e lui scelse, come vedemmo, a correttore del suo poema. Il Salviati lo ricambiò di pari stima, e gli volle dedicato il secondo volume de’ suoi Avvertimenti della Lingua; e tanto fu a lui cortese e benevolo,