Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/305

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SCENA VIII.

MIRTILLO.
Ah pur troppo son desto, e troppo miro!
Cosí nato senz’ occhi
Foss’io piuttosto, o piuttosto non nato.
A che, fero destin, serbarmi in vita
Per condurmi a vedere
Spettacolo sí crudo e sí dolente?
Oh piú d’ogni infernale
Anima tormentata,
Tormentato Mirtillo!
Non stare in dubbio, no; la tua credenza
Non sospender giá piú: tu l’hai veduta
Cogli occhi propri, e cogli orecchi udita.
La tua donna è d’altrui,
Non per legge del mondo,
Che la toglie ad ogni altro,
Ma per legge d’Amore,
Che la toglie a te solo.
Oh crudele Amarilli!
Dunque non ti bastava
Di dar a questo misero la morte,
S’ anco non lo schernivi