Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/306

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Con quella insidiosa ed incostante
Bocca che le dolcezze di Mirtillo
Gradí pur una volta?
Or l’odYato nome,
Che forse ti sovvenne
Per tuo rimordimento,
Non hai voluto a parte
Delle dolcezze tue, delle tue gioie;
E ’l vomitasti fuore,
Ninfa crudel, per non l’aver nel core.
Ma che tardi, Mirtillo?
Colei che ti dá vita,
A te l’ha tolta, e l’ha donata altrui:
E tu vivi, meschino? e tu non mori?
Mori, Mirtillo, mori
Al tomento, al dolore,
Com’al tuo ben, com’al gioir se’ morto.
Mori; morto Mirtillo,
Hai finita la vita;
Finisci anco il tormento.
Esci, misero amante,
Di questa dura ed angosciosa morte
Che per maggior tuo mal ti tiene in vita.
Ma che? debb’io morir senza vendetta?
Farò prima morir chi mi dá morte.