Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/312

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Svellerlo, nè per urto anco piegarlo.
Forse il mondo è qui dentro? o pur mi manca
Il solito vigor V Stelle perverse,
Che macchinate V II moverò malgrado.
Maladetta Corisca, e quasi dissi,»
Quante femmine ha il mondo. 0 Pan Liceo,
O Pan, che tutto se’ , che tutto puoi,
Moviti a’ prieghi miei.
Fosti amante ancor tu di cor protervo: *2
Vendica nella perfida Corisca
1 tuoi scherniti amori.
Cosí in virtú del tuo gran nume il movo,
Cosí in virtú del tuo gran nume e’ cade.
La mala volpe è nella tana chiusa:
Or le si dará il foco, ov’io vorrei
Veder quante son femmine malvage
In un incendio solo arse e distrutte.
CORO.
Come se’ grande, Amore;
Di natura miracolo e del mondo!
Qual cor sí rozzo, o qual sí fiera gente
Il tuo valor non sente?
Ma qual sí scaltro ingegno e sí profondo
Il tuo valor intende?