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V. — Le acque: fiumi e torrenti; sorgenti minerali; ecc. 157


del lago della Mar di 16 m. (secondo il Damian). L’acqua del Lago Santo esce per un breve canale e si sprofonda gorgogliando fra i massi di detrito, per ricomparire alla luce probabilmente dietro il castello del paese di Terlago.

Appartengono tutti e due ai laghi di tipo carsico.

Proseguendo sui pendii della sponda destra dell’Adige troviamo il minuscolo lago di Cei a m. 900 circa (sup. Kmq. 0.039; profond. 6.55; colore IX Forel; trasparenza m. 3) tratteirato da una diga di materiali franati; e più a S. il Lago di Loppio.

Quest’ultimo (lat. 45°52’ long. 28°35 E. F.) si trova a 220 m. sul livello del mare e a 155 sul livello del Garda, dal quale è diviso per mezzo delle alture di Nago. E rinserrato da ripidi dossi, che riflettono nelle sue acque un color verde cupo.

La sua superficie è di Kmq. 0.60 e la sua profondità non arriva ai 5 m. (m. 4.10), ha una lunghezza di m. 1830, una larghezza di 400. Suo emissario è il Rio Cameras, che va a sfociare nell’Adige. E un lago vallivo alpino, sbarrato ad E. da un rilievo formato da alluvioni torrenziali e ad W. da due frane gigantesche che si incrociano. — Non credo, scrive lo Stoppani1, che fra i laghetti alpini ve ne sia uno più pittoresco del lago di Loppio. Le frane, mentre gli composero un lido tutto penisole, seni e frastagli, gli eressero nel mezzo isole scogliose, convertite in boschetti a cui fanno vaga cintura alla base i giunchi lacustri.

Quest’alpestre laghetto, che un tempo chiamavasi Lago di S. Andrea, ha un’importanza storica: sulle sue acque passò un tempo una flotta. Sotto il doge Francesco Foscari, durante la guerra contro Filippo Maria Visconti di Milano, Venezia — signora della valle Lagarina — collo scopo di vettovagliare Brescia, escogitò il temerario progetto di far passare pei monti una flottiglia dall’Adige nel Benaco. Questa venne rimorchiata dalla foce dell’Adige fino a Ravazzone. Quivi si trovava un immenso numero di operai, di ingegneri, che costruirono ponti e strade e con 2000 buoi poterono trascinare l’armatella nel Lago di Loppio. Dal quale alla sua volta



  1. Stoppani. L’era neozoica, Milano, pag. 99.