Pagina:Il Volapük - Critici e Abolitori.djvu/51

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rolette su, de, mö, di (derivate da suam, dekalam, möduekam, dilam), poichè non si può dire saam, raam, ecc.. - Che dice l’Accademia di questa proposta migliore. (Eppure non è permesso dire in vp: möón, mööl!) - A questa parentesi lo stesso ha risposto all’autore che non ha proposto il verbo möön, mööl, ma mödükôn, di cui è l’iniziale, il qual verbo come la altre parole sono già nel vocabolario del vp. Ora dicasi: è questo agire da papa infallibile?

29) Bella lezione a chi ha la pretesa di voler far qualche cosa di perfetto! — Ora siccome il Sig. Kerckhoffs è uno di questo mondo, non dovea neppur egli pretendere che le sue modificazioni fossero la perfezione in se stessa! Così appunto la pensò il Sig. Schleyer per i molti emendamenti voluti dal Sig. Kerckhoffs! L’inventore ha accettate tutte quelle che non intaccavano le basi del sistema e che sono state dall’accademia e da’ congressi accettato, ed ha respinte tutte le altre che avrebbero fatto del Vp, non una lingua universale, ma una lingua particolare per tre o quattro nazioni. Chi aveva ragione ha tenuto duro, e l’altro si è considerato offeso.

30) L’autore ha poi distinti tre stili: il 1.° o basso, il 2.° o medio il 3.° o alto. Così fu stabilito per lo stile 1.° e 2.° questo principio per la costruzione: il determinante sta dopo il determinato. -

31) Ma ciò nello stile 3.° e dei dotti. -