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Anno XI. Sabato, 10 Febbraio 1912. Num. 6.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Beneficenza. —A. M. Cornelio. Monsignor Geremia Bonomelli a Milano — Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi — Opera Pia Catena.
Educazione ed Istruzione. —Domenico Russo. Quando tramonterà la mezzaluna...
   — Domenico Ciampoli. Il Contadino e la falce — Federico Bussi. La coscienza.
Religione. —B. R. Vangelo della Sessagesima.
Società Amici del bene. —Per il Vicario dell’Eritrea - Francobolli.
Notiziario. —Necrologio settimanale — Diario.





Monsignor Geremia Bonomelli a Milano

In seguito a invito delle signore e signorine appartenenti al Comitato Regionale Lombardo dell’Opera di Assistenza agli Operai italiani emigrati in Europa, S. E. Mons. Geremia Bonomelli, che dell’Opera è il fondatore e l’anima vivificatrice, ha risposto con vivo compiacimento alla Presidente, la contessa Carla Visconti di Modrone, dicendo che sarà lieto di trovarsi a Milano il giorno 18 (terza domenica di febbraio) e di tenere nel tempio di S. Alessandro una conferenza sulla tutela e il miglioramento dell’emigrazione continentale.

Si manifesta così un nuovo movimento a favore dell’Opera bonomelliana, la quale — per le cause generali che inceppano il regolare funzionamento di tutte le opere di beneficenza — crisi industriale e commerciale, assottigliamento delle rendite e concorsi ai prodi che, nel nuovo lembo di terra italiana, hanno tenuto e tengono alto il prestigio nazionale _ attraversa un periodo difficile, trovandosi, dopo un esercizio attivo e assai dispendioso per impellenti necessità, colla cassa vuota, senza fondi, senza patrimonio, di fronte a gravi responsabilità e a precisi doveri.

Col 1912 l’Opera di Assistenza è entrata nel suo dodicesimo anno di vita, nè forse mai come in questi ultimi tempi l’attività sua benefica e sociale fu più universalmente riconosciuta da quanti si preoccupano in Italia ed all’estero della gravità e delle conseguenze del nostro fenomeno emigratorio. Basti ricordare il secondo Congresso degli Italiani all’Estero, tenutosi in Roma nel giugno 1911, nel quale le molteplici iniziative dell’Opera a vantaggio dei nostri emigranti nel campo dell’istruzione, della previdenza, della difesa e tutela degli emigranti, ottennero il plauso di tutti, si può dire, i presenti, uomini d’ogni partito. Nella relazione
pubblicata dall’Opera per tale circostanza risultano al suo attivo 37 Segretariati permanenti e 3 temporanei; 7 Ospizi alle principali stazioni di confine e di passaggio; 17 scuole ed asili; varie Casse di Risparmio e 2 Case-Famiglie per giovani operaie, una delle quali (il Rosenheim di S. Gallo) conta oggi 120 operaie, interne, pur non bastando a soddisfare le continue richieste.

I Segretariati dell’Opera sono uffici, dove si compiono gratuitamente a vantaggio degli operai italiani — senza riguardi confessionali o politici — ogni sorta di pratiche (informazioni di lavoro, procure, ricerche di persone, reclami, passaporti, operazioni di leva, rimpatrii, liquidazione di indennità per malattie od infortuni, ecc.), rappresentando così pei nostri operai un’efficace tutela contro le innumerevoli insidie e le varie forme di sfruttamento.

Nel 1910 le pratiche iniziate od esaurite dai Segretariati dell’Opera sommarono a 62733. Il risparmio complessivo ottenuto dai nostri operai per il servizio di richieste nelle sole stazioni di Chiasso, Domodossola, Basilea, Bregenz, fu di lire 964828,30. Il passaggio degli emigrati italiani per le Stazioni di Milano, Chiasso, Ala, Tezze, Basilea, Bregenz, Costanza, dove sorgono i principali Ospizi e Segretariati dell’Opera, fu di 371508. Bastino queste cifre a confermare le benemerenze dell’Opera nell’ordine economico e sociale.

All’assistenza religiosa dei nostri operai provvedono i Missionari dell’Opera in Chiese e Cappelle di sua proprietà o messe a sua disposizione dalle locali Autorità Ecclesiastiche, dalle quali dipendono i Missionari nell’esercizio del loro Ministero. Checchè si dica sull’indole dell’attività religiosa spiegata dai Missionari dell’Opera, giova qui ripetere testualmente quanto si