Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Anno XII. | 11 Gennaio 1913. | Num. 2. |
Giornale settimanale per le famiglie
IL BUON CUORE
Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE
Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena
E il tesor negato al fasto Manzoni — La Risurrezione. |
|
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
Rosmini — Opere spirit., pag. 191.
|
Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.
SOMMARIO:
Educazione ed Istruzione
QUELLO CHE HA FATTO L’ITALICA GENS
nel primo biennio
ed i suoi progetti per l’avvenire
Termina ora il secondo anno di vita dell’Italica Gens. Vogliamo ora, dopo questo primo periodo di esistenza, dare uno sguardo al tratto di cammino da essa percorso e metterlo in raffronto con quello che ancora le si svolge dinanzi. Ciò è utile non solo per trarre, dalle prime esperienze e dalle prime difficoltà norme per l’opera futura di organizzazione, ma anche per assurgere all’esame della opportunità dei principi direttivi, e dell’azione che l’Italica Gens vuole spiegare.
Poichè è necessario, dato il rapido ed incessante evolversi delle condizioni economiche e sociali nel paese nostro e nei paesi transoceanici, ed il succedersi di avvenimenti politici di grande importanza, che la visione chiara e complessiva del fenomeno emigratorio in relazione alle condizioni del nostro paese, ci confermi la convenienza di seguire le linee. di azione proposteci, o ci suggerisca gli adattamenti e le modificazioni che occorre portare a mano a mano in esse. E’ necessario questo sguardo sintetico sul passato e sull’avvenire, se vogliamo che l’attività della Federazione risponda, in Ogni momento, agli scopi essenziali di carattere nazionale, e sociale che essa si è prefissi.
* * *
Ci mostrano le statistiche che nel movimento generale della emigrazione si notano in questo periodo due fatti: una diminuzione nel numero annuo degli emigranti, e la tendenza delle correnti emigratorie a trasformarsi da permanenti a temporanee, poichè vediamo infatti che il numero dei rimpatrii va prendendo ogni anno maggiori proporzioni.
Per trarre previsioni fondate in materia di emigrazione occorre che queste siano confortate dai dati statistici di un largo periodo di tempo, per poter eliminare le influenze perturbatrici di breve durata. Non possiamo infatti trarre induzioni, in modo’ assoluto, dalle cifre dell’anno ora decorso, in cui le partenze per l’Argentina furono in numero fortemente inferiore a quelle degli anni precedenti, a causa della nota proibizione, ed in cui meno numerose furono pure le partenze per gli Stati Uniti e più numerosi i rimpatrii, per le crisi economiche verificatesi in quella Confederazione.
Nondimeno, per quanto estese a due anni soli, noi pensiamo che queste ultime statistiche possono forse segnare veramente una tendenza del movimento emigratorio italiano. Diversi fatti determinanti concorrono a condurci a queste previsioni; e fra questi principalmente il continuo migliorare delle condizioni economiche e sociali del nostro paese, che permette di tenere in patria una popolazione sempre più numerosa, ed anche l’attuale conquista della nuova colonia Africana. Abbiamo già accennato che l’acquisto della. Tripolitania non potrà far cessare d’improvviso la nostra emigrazione transoceanica; ma tutto fa sperare che, in un tempo non molto lontano, la vasta colonia possa agire su di essa con certa efficacia, segnatamente per l’emigrazione meridionale.
Bene è vero d’altra parte che l’emigrazione nostra continuerà ancora a dirigersi verso quei paesi dove si è riversata per tanti anni in così gran numero: ma la previsione del suo probabile illanguidirsi deve appunto stimolarci a bene usufruire di questo residuo di tempo utile che abbiamo dinanzi. Perché se si voglion prendere provvedimenti efficaci per la con-