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Anno XIII. | 13 Giugno 1914. | Num. 24. |
Giornale settimanale per le famiglie
IL BUON CUORE
Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE
Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena
E il tesor negato al fasto Manzoni — La Risurrezione. |
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La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
Rosmini — Opere spirit., pag. 191.
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Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.
SOMMARIO:
Educazione ed Istruzione
Nel cinquantenario dell’emancipazione
dei Negri agli Stati Uniti
E’ bene ricordare la ricorrenza cinquantenaria dell’emancipazione dei Negri degli Stati Uniti, affine di
confermarci sempre più nel convincimento che la Chiesa
Cattolica, checchè ne dicano i suoi nemici, è la grande
Propugnatrice della libertà e la sua migliore tutrice e reColatrice. Per una facile comprensione del soggetto, bisogna risalire addietro e scorrere a larghi tratti un po’
dl storia.
Tratta e Schiavitù prima della emancipazione
Sul suolo d’America, dove l’intrepido Colombo ave
v a piantata la Croce, simbolo di libertà, gli uomini, di
mentichi del S. Vangelo, portarono ben presto la schiavitù.
Durante tre secoli — scrive l’Allard
cattolici
di Spagna di Portogallo anche di Francia, protestanti d’In
ghilterra e d’Olanda fecero lavorare sotto il bastone le
Popolazioni indigene, o versarono a fiumane sul contin ente e le isole dell’America milioni di Neri africani. La
schiavitù, scacciata dall’Europa per morto del CristianeSiMo si creava cdsì al di là dell’Oceano un nuovo MiPero» (P. Allard Esclaves, serfs et mains mortables,
Pag. 399).
Tre razze concorrono a formare la popolazione degli
Stati Uniti: la razza bianca, composta degli antichi coInni e dei nuovi emigranti arrivati nel corso dei secoli,
la razza rossa, formata di tribù indiane, già un tempo padrone del paese, e la razza nera, importata in America per mezzo della tratta, dalla insaziabile cupidigia dei bianchi. Sino a mezzo secolo fa si calcolava a circa 150.000 il numero di questi infelici, che dalla costa dell’Africa ogni anno erano barbaramente trasportati nelle Americhe: così le nuove terre scoperte furono il teatro di conquiste, che costarono sangue agli indigeni, schiavitù ai poveri Negri, a tutto e solo vantaggio dei bianchi: cominciò allora l’onda di una emigrazione forzata, la emigrazione dello sfruttamento più odioso; la vista di quelle fertili e sterminate regioni sembrava avesse dato all’uomo come una sovraeccitazione di cupidigie terrene e avesse velato ai suoi occhi la visione delle cose soprasensibili, a tal segno, che, dopo quattordici secoli di Vangelo, ancora si tornava dai politici alle antiche teorie pagane per legittimare quella piaga dell’umanità, cui fino allora si erano onorati di aver fatto scomparire dalla nostra Europa. I Negri erano impiegati nella coltivazione del riso, dello zucchero e specialmente del cotone: era vietato l’emanciparli, l’istruirli, e persino era proibita con penalità qualunque pubblicazione contro la schiavitù.
Verso la emancipazione E la tratta si perpetuò nei secoli; non che non avvenissero mai delle emancipazioni parziali e graduali, come lo prova il fatto che nel 1816 si fondò sulle coste africane la colonia di Liberia, per stanziarvi gli affrancati degli Stati Uniti, ma «il commercio degli schiavi crebbe smisuratamente dopo proibito» (Cantù: Storia Universale, libro XVIII, c. 17), tanto che i Negri, che nel 1830 erano due milioni e novemila, nel 1850 sommavano a sei milioni, per la maggioranza ancora schiavi. Intanto però un primo passo era fatto: dopo quelle abolizioni locali e discontinuo della •tratta, la schiavitù tese sempre a diminuire per l’influsso di cause diverse, e si ebbero così due partiti: degli abolizionisti e degli anti-abolizionisti, come si ebbero pure due letterature; partiti e letterature che non rappresentavano solo due opposte teorie sociali, ma anche due opposte correnti d’interessi. Il problema della schiavitù si trovò legato alle que