Pagina:Il buon cuore - Anno XIII, n. 24 - 13 giugno 1914.pdf/2

Da Wikisource.

stioni economiche più vitali del paese: «Nelle regioni industriali nel Nord il lavoro dei Negri era meno produttivo, e gli schiavi furono gradatamente emancipati; nelle ’provincie del Sud, quasi esclusivamente agricole, non si poteva farne a meno, e la schiavitù sembrava una necessità». (A. André: Le catholicisme aux Etats-Unis, pag. 97). La lotta era dunque accesa, e la discussione, per parte dei fautori dell’emancipazione, era portata precisamente sui rimedi radicali da adoperarsi dopo abolita la tratta, affine di ottenere la completa estinzione della schiavitù, allorchè altri interessi ed antagonismi d’altro genere tra il Nord ed il Sud, principale il desiderio degli Stati locali (Nord) di sopprimere l’autonomia degli australi (Sud), diedero origine alla «guerra di secessione (1860-65), che finì con la prevalenza dei primi, coll’attuale assetto politico, e colla «improvvisa e totale emancipazione dei Negri». Corifeo degli abolizionisti fu Abramo incoln, il quale, eletto presidente degli Stati del Nord (Federali), ingaggiò la guerra, e presa Nuova Orleans, dubitando di poterlo condurre a termine con le sole armi proclamò l’assoluta libertà a tutti gli schiavi anche degli Stati del Sud (Confederati) i quali, a guerra terminata, dovettero accettare questa legge ch•e poneva termine alla schiavitù.

Effetti della emancipazione Quali furono gli effetti di questo grande avvenimento, che gli storici chiamavano la più bella conquista del secolo XIX, e il suo titolo d’onore dinanzi a Dio ed alla Storia? Anzitutto occorre osservare che il primo immediato effetto fu il «cessare completo della tratta» Poichè è vero che il congreso continentale di Filadelfia del 1774, e prima ancora la Virginia e il Congresso provinciale dell’America settentrionale, come pure il Congresso degli Stati Uniti del 1808, l’avevano rigorosamente vietata, ma questa abolizione parziale, sebbene operata sotto la influenza di idee antischiaviste, pure non era ancora per sè la condanna diretta della schiavitù; una volta però abolita questa, che- non era che una conseguenza sua, si sentì che l’epoca della tratta era tramontata per sempre: e questo fu certamente il migliore dei risultati. Ma non tutti gli altri effetti di quell’avvenimento furono alla stessa maniera coscienti. Quella emancipazione totale, con la concessione ai Negri di tutti i diritti politici e sociali, dichiarata in una maniera così subitanea, come quella che, altre essere la risultanza di idee umanitarie, fu anche un espediente di guerra, rivelò ben presto le deficienze di tutti i sistemi improvvisati, e al cui mutamento non sono preparati gli animi degli interessati E un primo male che ne conseguì fu che siffatta emancipazione «scompose la fortuna dei coltivatori, e portando agli affari e alle Camere persone affatto inesperte. come cresciute nella servitù e sitibonde di vendetta, produsse anarchia e tirannia». (Cantù Storia Universale, libro XIX, capo XXIV). Per quanto poi riguarda i Bianchi, questi non ostante tutte le teorie d’eguaglianza, non s’affrettarono troppo — praticamente — a tradurne in opera il contenuto, e se cessò la schiavitù, diciamo così, «materiale», cominciò l’ostracismo, quella specie di schiavia.4 •

tù «morale» per cui i nuovi emancipati «continuarono ad esere evitati dai loro liberatori protestanti, sicché neppure in chiesa questi volevano trovarsi insieme coi loro fratelli Negri». (Hergenrother. St. Un., volume CII). Così fra l•e due razze si perpetuava l’attrito, che esplodeva sovente in aperte e sanguinose ribellioni, incresciose senza dubbio, ma che avevano delle circostanze attenuanti nella precedente posizione sociale dei Negri. Non è difficile immaginare quanto questo complesso di fatti rendesse penosa assai l’evangelizzazione di quelle masse incomposte, e quanta poca efficacia dovessero avere i principi della nostra Fede sull’anima di chi, vissuto sino a ieri nell’abbrutti’mento etnella schiavitù, si vedeva d’un tratto sospinto alla partecipazione di diritti, di cui non poteva apprezzare le gravi responsabilità, e abbagliato dalle promesse più «democratiche» non poteva affissarsi che in un miraggio al tutto egoistico c terreno. Tale era il nuovo campo che si offriva alla

Attività della Chiesa Cause che la ritardarono Gesù Cristo inviò i suoi Apostoli in tutto il mondo, a tutta l’umana famiglia, senza distinzione di colore e di razza, e la storia è là ad attestare come la Chiesa cattolica ha combattuto le più belle battaglie per il diritto conculcato, per la debolezza oppressa: la •cura prudente, ma assidua, per l’abolizione della schiavitù, è una della più gloriose pagine dell’era nostra, ’e uno storico protestante, ma leale, ha potuto dire: «Non ci può essere dub bio che la Chiesa cattolica combattè risolutamente contro i grandi vizi dello stato sociale, per esempio contro la schiavitù. Questi fatti sono troppo noti, perchè sia necessario che io entri nei particolari» (P. G. Guizot: Storia della civiltà, Lez. VI). Quando la schiavitù scacciata dall’Europa, rinacque nelle Americhe, la Chiaiha ricominciò la lotta. Pio II, Paolo III, Urbano VIII, Benedetto XIV, e poi Gregorio XVI si alzarono vindici della digntià e della libertà umana, e i Missionari furono i suoi eroi, poichè là dove quel po’ di vernice religiosa dei Re " cristianissimi» aveva almeno il pudore di voler salve le apparenze, i poveri Negri ebbero la fortuna di sentire presso di sè la mano consolatrice del sacerdote missionario, e, se la cristianità disonorò sè stessa con la nuova barbarie, basterebbe un Las Casas, o un S. Pietro Claver per riabilitarne il nome. Il «protestantesimo», dominante generalmente negli Stati del Nord, fu dunque " la principale causa» ritardatrice della costituzione di missioni speciali pei Negri, tanto più se si pensa che appena nel 1789 si potè costituire la prima diocesi cattolica americana. Il periodo di storia che va dal 1829 al primo concilio generale di Baltimora (1852) fu un periodo nel quale la Chiesa sostenne la più accannita e spesso cruenta «persecuzione» da parte del protestantesimo, che, accusando di antipatriottismo i cattolici, tentava ogni mezzo per escluderli dal diritto comune; ciononostante la Chiesa riuscì a prendere piede stabile nello Stato: ma ognun vede come anche specialmente se si ponga mente che, proprio io ancor qui sarebbe vano rintracciar la fila d’una vera e propria organizzazione missionaria a favore dei Negri;