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DEL CAVALLARIZZO

& mettendoli le bachette su i ginocchi, & battendolo anco se bisogna lo spingerete indietro piacevolmente, & accompagnando la spinta con la voce convenevole. Et se anco si ponesse in disordine, voi lo dovete fermar giusto nel medesimo luogo, e ritornare piacevolmente col medesimo ordine à darlo in dietro; & ritirandosi lo ritornarete innanzi al luogo istesso, & ivi rimontarete à cavallo, & vedrete subito di darlo indietro di nuovo; & ritirandosi lo accarezzarete nel guidaresco, & con la mano sul collo, & con la voce lusinghevole; dandolo poi indietro un’altra volta farete il simile. Ma se non volesse ritirarsi dismontare, & farete il medesimo, che faceste prima sollecitandolo tanto in questo, che vi venghi obbediente: che ben devete essere sicuro, che così facendo in due ò tre mattine, & per aventura in men d’un hora lo haverete à questo. Gli sono altri modi da far dar indietro ogni sorte di cavallo come sarian le scapezzate, & le sbrigliate, che havemo detto, & altro, le quali à poledro non si deveno usare per niente à quel che dico, che non è ben assicurato sulla briglia. Ma à cavalli sicuri, & fatti, e che per vitio hanno preso credenza di non rincularsi, laudo tutte queste sì fatte cose, le minaccie, le battiture, nelle gambe, le sbrigliate, le scapezzate, & il dismontare, & prender con la mano la guardia del morso, over le due redine appresso à quello, & sgridandolo, & battendolo di bacchetta nelle gambe farlo ritirare. Hor quanto all’utile, che da questo far dar indietro il cavallo, ne deriva; dico ch’egli è assai più, che altri non si pensa. Giovando non solo in alleggerirlo sul parare, & agevolarlo, & sopra ogn’altra cosa da maneggio, ma nell’iscontrarsi in luogo, dove non potendosi, ne dovendosi voltare fosse di mestieri di rettiarsi indietro, è giovevole sommamente; Giova molto anco à farli piegar le braccia, & le gambe, facendolo più atto assai al scorrere sulle anche nel parare. Giova à scioglierlo in tutto il corpo; & massime nelle spalle. Et sopra tutto à fermarlo, & assicurarlo bene sopra la briglia; & fare che vadi leggiero alla mano. Le quai cose tutte con molt’altre, che si potriano dire, quanto importino, & siano utili lascio considerare al cavalliero.


Cap. 9. Che di poi di due mesi, che sarà cavalcato il poledro si deve galloppare, & correre in bardella.


Percheda qui innanzi non sono per parlarvi più di bardella, però vorrei, che da che cominciaste à domare il vostro poledro fin à quest’hora, mai non lo partiste, dalle lettioni sul passo, e trotto, il dev’essere, a’ poledri principianti, & per il dritto massime, disteso, serrato, & presto. Perche si scioglie meglio, & li fa più arditi & vivaci, securi & animosi per le città, & per ogn’altro luogo. Hor in tutto questo tempo del trottare in bardella