Pagina:Il cavallarizzo.djvu/69

Da Wikisource.

DEL CAVALLARIZZO

losofo. Il quale secondo questo numero vol che siano in tutto quaranta. Io nondimeno gl’ho trovati di trentasei e di trent’otto molte volte: & pò ben stare che alcuni cavalli n’habbiano di più, & alcuni meno, si come si vede anco ne gl’homini, & che nel cader dei i denti molari alcuni cavalli non li rimettano poi più tutti, così come anco pò stare che alcuni cavalli mutino, & uguaglino i denti voraci più tardo, & più presto di molt’altri, & medesimamente che i scaglioni ad un cavallo naschino poco prima & più tardo si consumino che ad alcuni altri. Ma oltra che l’età del cavallo si conosci perfettamente fin a un certo numero d’anni per i denti, come habbian visto, si pò conoscere anco per altri segni di poi, che sono quelli detti di sopra, & come sarebbe à dire con Vegetio & altri degni scrittori, per le righe, over crespe del labbro di sopra, quando però il cavallo sarà assuefatto al freno in questo modo cominciando à contar le rughe del labro di sopra da quell’angolo, & luogo dove sta attaccato il morso con la testiera, & venendo in giù all’estremità del detto labro, perche il numero de gl’anni vogliono costoro che dimostri il numero delle righe, benche di questo generalmente se ne vede il contrario. Oltra di questo la moltitudine delle crespe suddette, la tristezza, & malenconia della fronte, l’abbassamento del collo, la pigrezza di tutto il corpo, lo stupor de gl’occhi, & la calvitie delle palpebre, dimostra chiaro la vecchiezza del cavallo, così anco la canitie ò canutezza in alcuni luoghi, come sarebbe à cavalli morelli, sauri, over bai, roani, saginati capezze di mori, & uberi, sopra gl’occhi, nella fronte, ne’ crini, nella coda & che diventassero rubicani per ogni luogo, non essendo però mai stati, & essendo si facesseno adogn’hora maggiormente. Et se fusseno leardi rotadi, & havesseno tenuto molto del scuro hora tenessino molto del chiaro, over essendo bianchi schietti diventesseno moscati, li quali poi più si saranno moscati da per tutto, più dinoteranno la lor vecchiezza. Se la pelle anco non solo dalle mascelle, ma da tutto il resto del corpo tirata con mano non si lascia, & arrende, se non difficilmente, ma subito tirata à se ritorna al suo luogo: dimostra il cavallo esser giovine; & per il contrario se tardamente ritorna al suo luogo è segno di vecchiezza. Medesimamente se tirata la pelle tra un’orecchia, & l’altra nel mezzo del procomio, cerro, over ciuffo, così anco delle spalle difficilmente si distacca è indicio, secondo Aristotile, & Camerario, di animosità, di fortezza, & di gioventù. Ma del conoscer l’età del cavallo per i dente & altri segni sia detto assai.


Cap. 21. Della forma, & fattezza del cavallo.


Mi resta hora parlare delle fattezze, bellezze & proportioni del cavallo. La qual materia non solo è bella & curiosa, ma piacevole, & utile.