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Pagina:Il diavolo.djvu/201

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Amori e figli del diavolo 193

sero per davvero, a dispetto dei teologi, i quali pretendono che in quella loro depravata natura l’amor non alligni. Gervasio di Tilbury, gran conoscitore di tutti questi secreti, dice chiaro: certi demonii amano con tanta passione le donne, che per possederle ricorrono ad ogni arte e ad ogni inganno.

Ardori nefandi, ma rispondenti ai loro, si producevano poi in certe donne, nelle cui anime l’idea di soprannaturali abbracciamenti suscitava strani fantasmi e concupiscenze mostruose. A quante non dovette sembrare terribile, ma pure invidiabile ventura avere amante un angelo del fuoco! Alvaro Pelagio, vescovo di Silva, che circa il 1332 compose in latino un libro Del pianto della Chiesa, dice d’aver conosciuto molte monache, le quali volontariamente si sottoponevano al diavolo. Le streghe erano le concubine ordinarie e volenterose dei diavoli, che nelle assemblee e nei bagordi di cui dovrò parlare più oltre, usavano con loro pubblicamente. Sono senza numero quelle che nei processi confessarono apertamente e senza vergogna i turpi amori, e sul rogo ne pagarono la pena;

Il Diavolo 13